“Si discute l’idea di Europa sin dal Medioevo: stiamo riuscendo a costruire il grande progetto europeo”, ha detto Andrea Di Carlo, del Comitato Possibile 'Ventotene' Empolese-Valdelsa. "Grazie all’Unione Europea è possibile realizzare progetti di scambio interculturale e allargare la propria prospettiva”, ribatte Michele Baldini, fondatore dell’associazione culturale 'La Stazione' di San Miniato Basso, che organizza progetti di scambio anche con paesi ai margini dell’Europa e ha continuamente a che fare con questioni legate alla migrazione.
“L’Unione Europea è riuscita a raggiungere importantissimi risultati nei diritti civili e per l’ambiente”, ha ricordato Francesca Mercanti, coordinatrice degli individual member ALDE (il partito liberaldemocratico europeo, uno dei gruppi di rilievo presso il Parlamento di Strasburgo).
“L’Europa è riuscita a mantenere la pace in questi 60 anni in Europa e ha facilitato anche la nostra vita”, evidenziano Roberto Vezzosi e Massimo Matteoli di Possibile Empolese-Valdelsa.
Presso i locali del circolo ARCI G. Pacchi di Fucecchio si è svolto, dalle 21 alle 23, il secondo incontro del ciclo #LiberaMente, un dibattito franco e vivace, dove si è discusso di un’Europa possibile e alternativa. Da tutti gli interventi, di attivisti e non, è uscita chiaramente la necessità che l’Europa, per potersi compiere nella sua interezza, debba superare i nazionalismi che ne stanno minando il percorso. Siamo fieramente europeisti e per continuare ad esserlo dobbiamo impegnarci a costruire un’Europa diversa e, soprattutto, possibile.
Fonte: Comitato Possibile 'Ventotene' Empolese-Valdelsa