Jumbo Bus, i commenti di Alternativa Libera e Firenze Riparte a Sinistra

Tommaso Grassi

Questi gli intervento dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Giacomo Trombi e Tommaso Grassi e della consigliera Donella Verdi e di Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, sul 'Jumbo Bus'.

Amato (AL): “Illuminazione per un trasporto meno impattante e meno costoso oppure l'ennesima cantonata?

“Sorprende che l’amministrazione comunale si sia accorta solo adesso che esistono alternative alla tradizionale tramvia a binari fissi, perché sono anni che io, insieme a comitati e cittadini, critichiamo l’attuale progetto di linee tramviarie e la loro cantierizzazione e che proponiamo alternative alla tramvia, dagli autobus elettrici ai filobus, perché meno costosi e più facilmente realizzabili, come tempi e modalità eppure la maggioranza si è sempre limitata ad aggiungere che la scelta oramai era già presa”. Così commenta Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, l'annuncio del sindaco e della giunta a partecipare con il “Jumbo bus”, il tram su gomma, a un bando europeo per avere contributi finanziari.

“Adesso il sindaco ha scoperto il Jumbo bus – aggiunge la consigliera – che costerebbe 30 milioni; molto meno degli oltre 300 che servirebbero per la tramvia e che, tra progettazione e realizzazione, ci vorranno tra i 18 e i 24 mesi con i cantieri, meno invasivi della tramvia, che potrebbero partire già nel 2019 e concludersi per il 2021, evitando così i circa 37 milioni a km, un record tutto fiorentino. Sorprende – continua Amato – che il progetto andrà in giunta domani per partecipare a una gara europea con l’obiettivo di reperire i fondi e che finora gli uffici della mobilità non avevano fatto alcuna analisi. Ad oggi si sa solamente che dovrebbe servire circa 6 milioni di passeggeri e che comporterebbe una rottura di carico in piazza Stazione, nulla in merito ad altri dati certi. Ma se fosse realizzato il Jumbo bus e andasse bene come busvia elettrica – chiede la consigliera – l’amministrazione sarebbe così coraggiosa da cancellare la tramvia prevista fino a Bagno a Ripoli? E perché alla proposta del filobus – ricorda Amato – già indicato nel Piano Energetico Ambientale Comunale approvato dal Consiglio nel luglio 2007, non è mai stato dato seguito, così che con 10 anni di anticipo si sarebbe potuto realizzare un progetto simile al Jumbo, senza dover cantierizzare mezza città per le linee tramviarie e spendendo solo un decimo delle risorse finanziarie? Sono domande – conclude Amato – a cui difficilmente ci verrà data risposta, a meno che l'idea non finisca come l'ennesima cantonata del Comune”.

Trombi, Grassi e Verdi (Firenze Riparte a Sinistra) “Il Jumbo Bus fra Bagno a Ripoli e Firenze è ancora un'incognita, ma chiediamo i soldi per realizzarlo"

"Il Comune di Firenze punta tutto sulla tramvia, per anni la sbandiera come la Soluzione con la S maiuscola, la panacea per un traffico ormai soffocante, e poi per Bagno a Ripoli, con la scusa che siamo in ritardo, si cambia tutto e si punta sul Jumbo Bus, chiedendo anche fior di milioni di fondi europei per realizzarlo.
Ci si aspetta almeno che si sia studiata un minimo la cosa, che siano state valutate le alternative: no, alle domande che abbiamo posto stamattina, ci è stato risposto che siamo ad una fase troppo preliminare. Però i soldi (pubblici) li chiediamo lo stesso, e fra pochissimi giorni.
Troviamo orribile chiedere soldi pubblici per un progetto di cui ancora non sappiamo nulla: per questioni etiche, perché sono soldi di tutti, ma anche per serietà.
Inoltre non ne capiamo il motivo: se è davvero per tamponare il ritardo della tranvia, ci sembra una barzelletta, dal momento che siamo a meno di zero con questa nuova trovata. E poi cosa succederebbe se decidessimo di fare comunque la tramvia? Ci troveremmo con, in contemporanea, i cantieri e la grande preferenziale del jumbo bus? Per poi buttare via il Jumbo Bus, le sue fermate e i depositi realizzati? Oppure rinunciando alla tramvia per un’alternativa di cui ancora non sappiamo nulla?
Infine, se è per la paura di interferire con il traffico, ci sembra un logica in netta contraddizione con quanto detto e fatto sino ad ora.
Nessuno studio è stato fatto per capire quanto potrebbe costare (e se potrebbe funzionare) realizzare una normalissima preferenziale (però con i semafori sincronizzati, sul modello tramvia) fra Bagno a Ripoli e piazza della Libertà, dove far andare normalissimi bus da 18 metri che ATAF già possiede.
Soprattutto, ed è questo il punto che più ci lascia allibiti, la giunta Nardella sta pensando di abbracciare una soluzione nuova, alternativa a quella che è stata indicata come l’ossatura del trasporto pubblico locale di Firenze, cioè la tramvia, e lo fa a casaccio".

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina