Inaugurata la mostra di Fabio Mattii: ecco 'Città dell'anima'. Presente Vittorio Sgarbi

"Una grande città anonima che dà il senso della solitudine della nostra società. L’opera di Fabio Mattii, la cui personale inauguriamo oggi, mi racconta proprio questo, con immagini urbane senza un’identità, ma di grande impatto emotivo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, intervenendo oggi pomeriggio, in sala Affreschi di palazzo del Pegaso, all’inaugurazione dell’esposizione del pittore Fabio Mattii,  dal titolo “Città dell’anima”. “Con quel fare che mi rammenta le tele di De Chirico – ha commentato Giani - e che mi rimanda all’immagine del nostro polo universitario a Novoli, fatto di strade parallele che si incrociano pur non incontrandosi davvero, circondate da palazzi senza storia, mi convinco ancora di più che le radici siano fondamentali. Noi in Toscana le abbiamo e sono molto profonde, complice una storia antica come pure le tradizioni vive che ci animano”.

Periferie senza un centro, strade deserte immerse in un silenzio sospeso in cui l’umanità sembra svanita, tranne che per i rari personaggi che si aggirano senza una meta, sono infatti il ‘leit motiv’ delle opere di Mattii. Un paesaggio di solitudine che spiazza lo spettatore. Sulla visione dell’artista si sono soffermati Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, e il critico d’arte Vittorio Sgarbi, intervenuti all’inaugurazione. Acidini ha sottolineato come Mattii “abbia sempre espresso una fedeltà alla sua visione e una notevole coerenza e continuità nella sua opera artistica”. Opera caratterizzata da “una tavolozza austera, a tratti acre, ma capace di generare colori brillanti e gamme dorate, nonché da un grande amore della prospettiva”. Per Sgarbi le opere di Mattii ritraggono “una città lontana, monumentale, non necessariamente una periferia, spopolata o popolata solo di uomini solitari”. “In realtà Mattii – ha detto Sgarbi - fissa il malessere e la solitudine, che ci viene normale chiamare periferia, e rende oppressivo anche il centro. La sua è una città di ‘sopraffazione’, dove l’uomo è comunque solo”. All’inaugurazione è intervenuto anche l’artista.

La mostra proseguirà fino al 19 aprile, da lunedì a venerdì dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato dalle 10 alle 12.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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