Edifici abbandonati utilizzati come riparo: un altro incendio. A fuoco la ex Montepagani

Un altro incendio in uno degli edifici abbandonati di Empoli, la ex Montepagani di via del Pratignone a Ponzano. È accaduto nella notte di ieri, sabato 8 aprile, intorno alle ore 23. Un casotto di circa 30mq ha preso fuoco per cause ancora da accertare. All'interno era stato improvvisato un alloggio di fortuna per senzatetto, ma fortunatamente non ci sono vittime.

Che gli edifici abbandonati siano scelti da senza casa e ‘fantasmi’ è una cosa nota da anni: le varie fabbriche dismesse del territorio, dalla ex Vitrum alla Montevivo fino alla ex Rosselli, sono diventato un tetto fatiscente per chi una casa non ce l’ha. Noto a tutti è il tragico episodio dello scorso 4 marzo, quando due senzatetto morirono in un incendio di un casolare di via Livornese dove avevano trovato riparo.

Il problema, comunque, è diffuso e riguarda soprattutto quei territori di provincia, magari di campagna, dove è più facile per i senzatetto trovare strutture abbandonate e lontane da occhi indiscreti. E il comune di Empoli si presta bene a questo fenomeno per una serie di circostanze: si tratta di un Comune geograficamente posizionato al centro dei centri cittadini più importanti della Toscana, questo permette ai senzatetto di utilizzarlo come 'fermata' notturna anche se non si vive in loco. Inoltre il territorio comunale è composto da vaste aree di campagna ed è stato oggetto negli ultimi decenni di un processo di deindustrializzazione che ha colpito importanti aziende, ridotte ora a ruderi.

Le soluzioni al problema, quindi, non sono facili da trovare, anche perché spesso non è competenza del Comune fare interventi sugli edifici, ma della proprietà. A seguito della morte delle due persone nell'edificio di via Livornese il sindaco Brenda Barnini aveva infatti lanciato un appello a tutti i cittadini proprietari a Empoli di strutture non utilizzate: "Chiedo a chi possiede un tetto non utilizzato e abbandonato di controllare periodicamente l’eventuale presenza di persone. Da parte del Comune e delle istituzioni preposte è impossibile verificare le strutture private, a centinaia presenti in città, in grado di ospitare persone in cerca di un tetto sotto cui dormire. Solo una volta individuate e identificate possiamo intervenire con l’aiuto delle nostre associazioni che anche questo inverno si erano attivate per l’emergenza freddo. Aiutateci a non avere più ‘fantasmi’ nella nostra città. Questo dobbiamo fare per onorare la memoria delle due persone che questa notte hanno perso tragicamente la vita".

Una soluzione potrebbe essere quella di inserire queste persone in un percorso di accoglienza pubblico o gestito dalle associazioni di volontariato del territorio. Questa ipotesi, ovviamente, va incontro a tutte le difficoltà del caso, ossia i fondi da destinare e la messa in opera di un sistema di accoglienza e di alcune strutture attrezzate per questo fine.

gonews.it aveva dedicato al tema anche un sondaggio all'argomento nella quale emerse che la migliore soluzione per arginare il problema era rafforzare i controlli delle forze dell'ordine.

 

Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro
torna a inizio pagina