Quando i migranti danno una mano: la pulizia del Bottaccio con studenti e volontari

Una bellissima mattinata all’insegna della salvaguardia dell’ambiente, della conoscenza del territorio e della promozione dell’accoglienza e dell’integrazione.

Si può riassumere così l’appuntamento che oggi (sabato 8 aprile), nell’oasi del Bottaccio a cavallo tra Capannorese e Bientinese, ha visto impegnati circa 150 tra studenti delle scuole, volontari delle associazioni ambientaliste e migranti richiedenti asilo politico. Tutti insieme, per conoscere di più questo angolo di territorio, uno dei più belli del nostro comprensorio: e per renderlo più pulito, bello e fruibile da tutti.

La giornata era promossa dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, assieme ai Comuni di Capannori e Bientina e alle associazioni Legambiente (circoli Capannori e pianura lucchese e Valdera) e WWF Alta Toscana; ed era la prima data di un lungo calendario che, fino alla fine dell’anno, vedrà i volontari e i migranti impegnati nella manutenzione e nella pulizia periodica (almeno una volta al mese) delle oasi del Bottaccio, del Tanali e del lago della Gherardesca.

Gli alunni presenti erano quelli della scuola secondaria di primo grado “Don Aldo Mei” di San Leonardo in Treponzio (accompagnati dalla dirigente Carla Reggiannini) e del liceo scientifico “Majorana” di Capannori (col dirigente Luigi Lippi). Circa 20 erano invece i migranti interessati, a titolo naturalmente volontario e gratuito: tutti provenienti dall’altra sponda del Mediterraneo (Costa d’Avorio, Gambia, Nigeria, Senegal), e attualmente ospitati in case di accoglienza di Capannori. All’iniziativa erano presenti anche l’assessore regionale all’immigrazione Vittorio Bugli, il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi, l’assessore al sociale di Capannori Ilaria Carmassi e il vicesindaco di Altopascio Daniel Toci.

“Una giornata come questa è sicuramente positiva – ha commentato l’assessore regionale Vittorio Bugli – Ci sono dei luoghi preziosi, tra i più belli che abbiamo nella nostra regione; ci sono gli alunni delle scuole, impegnati nelle loro cura. E tutto questo avviene assieme a dei ragazzi che invece provengono da altri Paesi e storie, ospiti dei centri di accoglienza del territorio. Una tale contaminazione è possibile perché c’è un progetto, che anche la Regione aveva chiesto di realizzare e che è stato promosso dal Consorzio e dalle istituzioni e delle associazioni, per impiegare l’attività volontaria dei migranti, durante il periodo primaverile ed estivo, nella pulizia di questi luoghi. Col Consorzio 1 Toscana Nord amplieremo questa idea anche ad altre aree del loro comprensorio; e quella di oggi sarà una delle buone pratiche che porteremo come esempio a tutta la Toscana, durante un’iniziativa di confronto che organizzeremo nelle prossime settimane a livello regionale, assieme alle associazioni, alle istituzioni e a tutti i soggetti che operano nell’accoglienza dei richiedenti asilo politico”.

“La scommessa innovativa di questo progetto, che è partito l’anno scorso e che adesso rilanciamo in maniera più forte, è che l’integrazione, più che un problema, può essere vissuta come un’opportunità di sicurezza ambientale e idrogeologica del nostro territorio – spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Almeno una volta al mese, migranti richiedenti asilo politico e volontari delle associazioni ambientaliste torneranno insieme in queste oasi, e armati di vanghe, cesoie, cariole e falci, si occuperanno tra l’altro di piccoli interventi di manutenzione dei sentieri e delle palizzate presenti, del taglio del legname, della raccolta delle ramaglie e dei rifiuti. Con questo lavoro, che è anche scambio di esperienze e culture, i migranti possono così rendersi utili per la comunità che li ospita, restituendo parte di quello che ricevono. Oggi iniziamo dalle aree naturali, ma progetti simili riguarderanno presto anche altri punti del territorio: allo studio, per esempio, c’è un’ormai prossima collaborazione con le Amministrazione comunali di Porcari e Altopascio”.

“Questa iniziativa rappresenta un'occasione importante di integrazione nella comunità dei richiedenti asilo che sono ospiti delle strutture del nostro territorio – ha affermato l'assessore alle politiche sociali del Comune di Capannori, Ilaria Carmassi - Proseguendo nell'esperienza iniziata la scorsa primavera, grazie alla sinergia venutasi a creare tra Enti e associazioni locali ed anche con il coinvolgimento delle scuole, questi giovani, svolgendo un'attività a titolo gratuito e volontario, possono rendersi utili alla collettività e, allo stesso tempo, hanno l'opportunità di acquisire competenze che possono servire per il loro futuro lavorativo. Con questo progetto, in particolare, vengono rese più belle, curate e sicure, e quindi più fruibili, le splendide aree umide del nostro territorio che sono un patrimonio naturalistico di grande valore”.

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