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Sovigliana, il PCI esprime solidarietà ai lavoratori della Cartotecnica Maestrelli

La protesta dei lavoratori della Cartotecnica Maestrelli davanti la sede a Sovigliana (foto gonews.it)

I lavoratori della “Cartotecnica Maestrelli” di Sovigliana, stanno portando avanti da alcuni giorni l’occupazione della loro fabbrica per difendere il posto di lavoro.

Esprimiamo la nostra solidarietà ai trentatre dipendenti dello stabilimento, sulla cui testa pesa la minaccia del licenziamento.

L’amministratore Cesare Michelin ha respinto le proposte d’acquisto pervenute, senza nemmeno farne conoscere i termini alle rappresentanze sindacali. Michelin avrebbe detto alla stampa di aver fatto una proposta di riunirsi in cooperativa per garantire i posti di lavoro, ma questa sarebbe stata rifiutata. I sindacati ribattono sostenendo che quella proposta è stata fatta da loro, ma senza seguito.

Inoltre l’azienda si rifiuta di partecipare agli incontri con le istituzioni. Tutto ciò giustifica pienamente la scelta di occupare la fabbrica da parte delle maestranze, operai che ci lavorano da anni o decenni e che si vedono messi alla porta da una direzione che li ha spremuti come limoni e ora li vorrebbe semplicemente buttare via.

Stiamo regredendo ad un clima ottocentesco, di scardinamento delle più elementari regole che governano i rapporti di lavoro, di inaccettabile cancellazione dei diritti umani. Un clima nel quale il lavoratore viene umiliato perfino nella sua dignità di persona.

Quanto accade in questo tempo di cancellazione di diritti è il ripugnante effetto di politiche che hanno profondamente oltraggiato il diritto al lavoro e duramente colpito la condizione dei lavoratori, ridotti ormai ad ostaggi senza tutele dell’arroganza padronale.

Esemplificativo è quanto successo alla Sevel (gruppo FCA, guidato da Marchionne), in Abruzzo, dove un lavoratore è stato costretto a orinarsi addosso perché gli è stato impedito (dopo che lo aveva richiesto più volte) di andare in bagno. Per non parlare delle morti sul lavoro, che si contano numerose anche nel nostro Circondario, a pochi giorni di distanza l’una dall’altra.

L’occupazione operaia della Cartotecnica Maestrelli è un gesto estremamente dignitoso, di rifiuto ad essere considerati oggetti da buttare via quando non conviene più utilizzarli. È soltanto alzando la testa in questo modo che noi lavoratori potremo riconquistare i nostri diritti nei confronti del padronato.

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