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Barricato in casa per il Tso, Piccini (Nursind): "Gravi lacune nella gestione di pazienti psichiatrici"

Gianni Piccini, NurSind (foto gonews.it)

"Per fare un Tso ci siamo ridotti ad avere le forze dell'ordine in tenuta antisommossa". È duro e senza possibilità di appello il commento di Gianni Piccini, segretario per l'Empolese Valdelsa del sindacato degli infermieri Nursind. Il riferimento è ai fatti di ieri sera, dove per oltre due ore in viale Petrarca a Empoli le forze dell'ordine sono dovute intervenire in supporto alla polizia municipale dell'Unione per un trattamento sanitario obbligatorio nei confronti del 34enne che qualche notte fa aveva rubato un'ambulanza della Misericordia. Il giovane si era asserragliato in casa armato di fucile a piombini.

"Adesso va tirata in ballo l'Asl, la gestione di pazienti psichiatrici presenta delle lacune - spiega Piccini -. Già era stata fatta una segnalazione venerdì 31 marzo. Poi il furto dell'ambulanza ma solo al quarto intervento si è deciso per il Tso. C'è stata troppa superficialità nei confronti del paziente".

Piccini interviene ovviamente a difesa dei sanitari che rischiano molto in queste condizioni: "Questa persona era armata davvero e il primo intervento era previsto solo con due sanitari.  Questo non è un sistema che può funzionare".

In conclusione una riflessione sul percorso da anni intrapreso verso le Rems (Residenza per l'Esecuzione di Misure di Sicurezza) dopo la chiusura dei manicomi criminali e degli ospedali psichiatrici: "Se si prende sottogamba la questione avremo sempre queste mancanze. La salute del paziente e quella della cittadinanza devono essere tutelate all'interno di una struttura".

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