Sveva Vukojicic, a Firenze la mostra personale 'Cicatrici dell'Anima'

È dedicata all’amatissima sorella Maya la prima mostra italiana dell’artista di Belgrado, Sveva Vukojicic. Ha scelto Firenze per questo evento, la patria universale dell’arte, culla del Rinascimento. All’ IBS+Libraccio, in via de’ Cerretani 16r, venerdì prossimo, alle 18.30 si inaugura la mostra personale dove saranno presentati i lavori realizzati negli ultimi tre anni. Anni che Sveva ha vissuto lasciandosi alle spalle una realtà, quella berlinese, positivi ma grevi, per un doloroso evento personale, che l’hanno proiettata in un’altra dimensione.

È in questo nuovo percorso di vita che Sveva ha approfondito la sua ricerca interiore ed è approdata a nuove esperienze artistiche, come i collage che sono racchiusi in un titolo “Cicatrici dell’anima”. Come è nata la sua arte lo spiega lei stessa: “Il mio percorso artistico inizia per "caso" con i primi quadri sulla tela. Un percorso che ho iniziato per conoscermi e scoprirmi, per tirare fuori da me quella parte che sempre è stata nell'ombra.

Dopo una lunga ricerca e tanto lavoro sperimentale arriva il mio primo incontro con il collage che avviene durante il soggiorno a Berlino. Quella Berlino che mi ha chiamata lungo tutto il corso della vita. Berlino con sua bellezza inusuale che non sta nei palazzi, giardini e tutte le opere che l'uomo costruisce per apparire e per illudersi della sua onnipotenza, ma nella sua ferita.

Una ferita che la città porta dignitosamente e che la fa risplendere di una bellezza tutta sua. Dentro di me sentivo che quella città avrebbe portato il mio sguardo verso il buio, per far emergere delle mie ferite una per una. Un percorso difficile, lungo e tormentoso che mi porta verso la luce, quella luce divina che ognuno di noi cerca nel percorso della vita. L'incontro con le mie ferite laceranti e quella esplosione catartica mi hanno portato a rimettere insieme i frammenti della mia vita dando forma e senso al mio vissuto.

Questo è il filo sottile che mi avvicina alla tecnica del collage, alla ricerca di frammenti da ricomporre per creare un’immagine più vicina alla realizzazione del sé”. Sveva Vukojicic continua a spiegare: “Le immagini che prendono forma dal profondo dell'anima, scavalcando tutte le difese, mettendo in atto quella distanza emotiva necessaria per la loro comprensione ed elaborazione.

Collage che mi permette di selezionare un’immagine giusta tra tante, riposizionare gli elementi scelti, creare un ordine in cui le forme possono entrare in precisi rapporti tra di loro e che mi portano ad avvicinarmi sempre di più alla mia essenza. Quell’essenza nascosta, sacrificata per adattarsi al modo "corretto" di vivere la vita e per essere approvata e amata dalle persone a me più care. Questa è la ferita che mi accompagnerà per sempre e mi guiderà nell’assidua ricerca della mia essenza”. La sera della inaugurazione Johannes Jakob Fröhlich, co-founder & CEO del progetto The Social Arts Market farà una breve introduzione alle opere esposte. Un ringraziamento particolare alla figura di Massimo Onelli che ha reso possibile la mostra e il catalogo. Segue cocktail.

Fonte: Ufficio Stampa

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