Interviene il Csa Intifada: "Al fianco degli attivisti NoTAP"

Il CSA Intifada di Ponte a Elsa (foto gonews.it)

Quello che sta riguardando il Salento negli ultimi giorni ma che in realtà coinvolge tutti noi è il progetto volto alla costruzione del nuovo gas dotto che dall'Azerbaijan attraversa Grecia Turchia e Albania per approdare in Puglia cosi da permettere l'apporto di gas proveniente dal mar Caspio in Italia e di conseguenza in Europa.

Questo gasdotto prende il nome dal consorzio di aziende a maggioranza estere che hanno vinto l'appalto per costruirlo ( Socar, Bp ,enagas ,axpo , snam ) : TAP (trans Adriatic pipeline).

Da qui sorge una domanda: è davvero necessario far passare miliardi di metri cubi di gas tra spiagge meravigliose e olivi secolari? Certo che si, per gli introiti delle multinazionali, dell'alta finanza e dei manager i quali seguono questo "affare" da molto lontano, tessendo la propria rete di interessi internazionali non prendendo in considerazione le necessità ambientali e sociali di chi si schiera contro tutto questo ed è pronto a farsi sentire per difendere la propria terra.

Noi come Csaintifada/comunità in resistenza essendo nati in primo luogo in seguito a mobilitazioni ambientali diamo tutto il nostro sostegno e la nostra vicinanza a chi resiste e non si piega alle volontà di governi corrotti e ricchissimi imprenditori internazionali.

Fonte: Csa Intifada

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