Alle 'Busoni-Vanghetti' il Consiglio d'Istituto conferma l’orario con il sabato

Terminato il periodo disponibile per esprimere il proprio parere nell’ambito della indagine conoscitiva predisposta dalla scuola secondaria di primo grado ‘Busoni-Vanghetti’ di Empoli, in merito alla scuola organizzata su cinque giorni, anziché sulla settimana di sei giorni (fino al sabato compreso), si è riunito ieri, giovedì 30 marzo, il Consiglio di Istituto.
L’indagine conoscitiva è stata avviata su richiesta di alcuni componenti del Consiglio di Istituto ed in particolare del suo presidente, ma anche di numerose famiglie che avevano espresso negli anni l’esigenza di avere un servizio scolastico articolato su 5 giorni. Al termine, l’organo ufficiale e per questo competente della scuola, composto da una rappresentanza di genitori (8), docenti (8), amministrativi (2), oltre che dal dirigente scolastico Grazia Mazzoni, presieduto da Alessandro Carrai, ha deliberato di non tenere conto della maggioranza dei pareri emersi dal cosiddetto ‘sondaggio’ proposto alle famiglie degli alunni attualmente iscritti alla scuola secondaria di primo grado, alle famiglie dei futuri iscritti (alunni delle scuole primarie) e anche ad altri soggetti interessati, non necessariamente con figli studenti o futuri studenti della ‘Busoni-Vanghetti’.
La raccolta dei pareri è avvenuta sia con la consegna, da parte di rappresentanti di classe a singoli genitori e altre persone, dei ‘sondaggi’ direttamente alla sede Vanghetti, sia attraverso le direzioni didattiche dei circoli che comprendono tutte le scuole primarie di Empoli. Il Consiglio d’Istituto ha votato con 11 pareri contrari e 8 favorevoli. Dunque nel prossimo anno scolastico proseguirà l’organizzazione dell’orario che prevede lezione dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 13.
La maggioranza del Consiglio non ha dato seguito all’esito dell’indagine conoscitiva che aveva raccolto 2.093 pareri. Fra questi 1.918 genitori di studenti iscritti o prossimi all’iscrizione, 175 i pareri di coloro che hanno dichiarato di non avere figli. L’indagine conoscitiva ha visto prevalere i ‘Sì’, quindi i pareri favorevoli alla scuola sui cinque giorni, fino al venerdì e senza il sabato, per una percentuale del 61,89%. Il ‘No’, quindi contro la scuola fino al venerdì, e per proseguire come oggi fino al sabato, ha avuto una percentuale del 38,11%.
Nonostante il riscontro dell’indagine conoscitiva e l’acquisizione di due pareri positivi alla scuola sui 5 giorni, espressi a maggioranza dal Collegio dei Docenti, nel mese di dicembre, il Consiglio di Istituto si è liberamente espresso a maggioranza decidendo di non cambiare la distribuzione dei giorni settimanali di lezione. Per la maggioranza dell’attuale Consiglio i tempi non sono ancora maturi per un cambiamento che ha reputato non sostenuto da un adeguato progetto educativo. In ogni caso dalla seduta di ieri è emerso che, con opportuni aggiustamenti, la possibilità di fare scuola dal lunedì al venerdì sarà rimessa all’attenzione del Consiglio in futuro.
“Rispetto la decisione della maggioranza – spiega il dirigente scolastico Grazia Mazzoni – tuttavia credo che debba essere considerata con maggior peso l’opinione emersa dall’indagine e che vede la maggioranza dei genitori e delle famiglie a favore di lezioni sui 5 giorni. Non possiamo non tener conto in futuro di queste percentuali. Lavoreremo fin da subito in questo senso”.
Era presente alla seduta, il sindaco del Comune di Empoli Brenda Barnini: “Sono stata contenta che la dirigente scolastica mi abbia invitato a partecipare al Consiglio d'istituto. La decisione che il consiglio era chiamato a prendere riguarda tutta la nostra comunità. Ho potuto parlare in quel consesso ed esprimere condivisione per un'idea di cambiamento della scuola media che reputo assolutamente necessaria. Riorganizzare la settimana scolastica e gli orari delle lezioni serve a dar vita ad un cambiamento più profondo che modifichi i metodi di insegnamento, che metta al centro i ragazzi e lavori sulle loro competenze e responsabilità.
Come amministrazione ci siamo spesi in questi anni per introdurre nelle scuole primarie il modello educativo della scuola "senza zaino". Non a caso i genitori dei bambini delle scuole primarie senza zaino sono stati tra coloro che hanno risposto positivamente all'indagine. Proprio perché si aspettano un cambiamento anche dalla scuola media. Il consiglio ha votato in modo contrario a questa proposta. Mi auguro che proprio da quei professori che si sono detti contrari ai cinque giorni parta ora un lavoro di proposta innovativa sulla proposta didattica”.