Tra Archivio e Museo: chi era Becuccio? Ascesa sociale di un bicchieraio gambassino

Uno dei maggiori protagonisti del fenomeno di diffusione dell’arte vetraria dalla Valdelsa a Firenze in epoca rinascimentale: ‘Becuccio’, l’ascesa sociale di un ‘bicchieraio’ gambassino, sarà oggetto dell’iniziativa ‘Tra Archivio e Museo’, che si terrà domani, venerdì 31 marzo alle 17.30, al Museo del Vetro di Empoli. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Società Storica della Valdelsa e Amici del Muve.
La figura di ‘Becuccio’ verrà illustrata attraverso i risultati della ricerca intrapresa da tempo da Franco Ciappi e Silvano Mori, che parleranno di uno dei maggiori protagonisti del fenomeno di diffusione dell’arte vetraria nel Rinascimento.
CHI ERA BECUCCIO? - Becuccio è il più famoso «bicchieraio» gambassino, reso tale da Andrea del Sarto, che lo ha ritratto per ben due volte e due volte menzionato da Vasari nelle Vite, tuttavia non appariva ancora del tutto certa la sua identificazione con Domenico di Iacopo di Maffio, «bicchieraio» gambassino emigrato a Firenze all'inizio del ‘500.
Il movimento migratorio dei bicchierai e dei fiascai valdelsani interessò anche Empoli dove fra ‘400 e ‘500 abbiamo notizie di vetrai attivi con bottega e fornace; le notizie si fanno più sporadiche nel corso del ‘600 ma permane costante la notazione sulla provenienza dei vetrai da Gambassi o da Montaione.