
"Come annunciato da tempo, la Snai, oggi Snaitech, con circa 700 dipendenti, ha aperto la procedura di riduzione di personale ai sensi della Legge che regola la materia per 68 lavoratori in tutto il gruppo, così suddivisi: 54 nella sede di Porcari ( Lu) 7 a Milano e 7 a Roma. Viene messo in evidenza che la società ha riportato perdite nel corso di questi anni e che a seguito della fusione per incorporazione di tutte le società del gruppo Cogemat e' stato adottato un nuovo modello organizzativo e sono state accentrate direzioni, spostato il magazzino e avviato un processo di integrazione delle attività operative. Noi crediamo che questo non giustifichi assolutamente la riduzione di personale e che nel corso della trattativa, che risentirà di vari passaggi territoriali e nazionali, dovranno essere individuati tutti gli strumenti alternativi necessari volti ad evitare i licenziamenti. Ovviamente a seguito del passaggio nei codici del terziario l'INPS ha provocato un danno perché i lavoratori si trovano oggi con ridotti ammortizzatori sociali. E' per questo che riteniamo ancora aperta la questione con l'Istituto di Previdenza e, nello stesso tempo, abbiamo il dovere di batterci e mobilitarci affinché a tutti i lavoratori sia riconosciuto un percorso di garanzia e occupazionale. Altresì, dovremmo discutere di organizzazione aziendale e lavorativa tra le varie sedi di Roma, Milano e Lucca, della distribuzione del lavoro, degli orari di lavoro e dell' assetto definitivo del gruppo, nonché di quello societario, in modo che si possa superare a tutti gli effetti una crisi che sta creando incertezza e pesante disagio, ben sapendo che tutti i lavoratori del gruppo sono legati dalla stessa prospettiva e che solo un accordo sindacale può determinare una condizione di garanzia complessiva".
Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM gruppo Snai
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