"Alla fine dello scorso mese di ottobre la Regione ha inoltrato una comunicazione a quattro comuni della Valdera: Casciana Terme, Lajatico, Terricciola e Chianni. Nel documento, i sindaci vengono messi al corrente circa l'interesse di un'azienda del nord italia, la Cogeme Spa, per quanto riguarda una vasta area compresa tra i quattro territori. In particolare, la Cogeme vuole avviare una serie di studi per verificare se, ed eventualmente in che misura, nel sottosuolo sono presenti fluidi geotermici.
Immediatamente è arrivato il "No" secco da parte dei sindaci interessati, improvvisamente divenuti paladini del verde e dell'ambiente. La loro presa di posizione, però, sembra un mero slancio di populismo, più che una scelta ragionata. Perché è più facile cavalcare le paure dei cittadini, piuttosto che entrare nel merito e spiegare loro le diverse facce della medaglia. Un eventuale impianto geotermico a media entalpia non necessariamente deturperebbe il paesaggio, dato che si tratterebbe di un progetto innovativo, in grado di essere studiato in armonia con la morfologia e il fascino del territorio.
Inoltre, il reperimento di una forma di energia alternativa garantirebbe benefici su più fronti: da una parte per il Comune concessore del territorio, che incasserebbe periodicamente una cospicua somma di denaro, potenzialmente utilizzabile per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Dall'altra parte, a guadagnarci sarebbe l'ambiente. Con l'utilizzo di energia pulita, come la geotermia, si verificherebbe una conseguente riduzione di quella a carbone o petrolio.
Dire "No" è semplice e crea consenso, almeno in questo caso. Ma crediamo che il compito di un amministratore vada oltre la ricerca di popolarità e di voti. Serve un ragionamento approfondito coi cittadini, che devono essere informati a 360 gradi sulla questione. Troppo facile salire a bordo delle paure e dei timori della gente, sfruttandoli come mezzo per assicurarsi una "X" in vista delle prossime elezioni".