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Sicurezza e gestione migranti, rifiutato il Consiglio comunale chiesto dall'opposizione a Certaldo

Il consiglio comunale di Certaldo

Lucia Masini, Giuseppe Romano e Eliseo Palazzo 20 giorni fa hanno inoltrato formalmente al Presidente del Consiglio Comunale e per conoscenza al Sindaco, Giunta, Segretario Comunale e Capigruppo Consiliari Richiesta convocazione consiglio comunale (ex art. 39 d.l.g.s. n. 267/2000).

I consiglieri comunali, hanno chiesto al Sig. Presidente del Consiglio Comunale la convocazione del Consiglio Comunale medesimo sul seguente ordine del giorno: “Accoglienza migranti, gestione, integrazione, sicurezza, norme e leggi in materia, nell’ambito del territorio comunale.”

I consiglieri chiesero altresì
“1) che la richiesta di seduta sia svolta nelle forme di “Consiglio Comunale aperto”, da intendersi come seduta del consiglio alla quale la popolazione è invitata a partecipare e ad intervenire nella discussione dell’argomento all’ordine del giorno e ad esprimere sullo stesso le proprie opinioni e/o domande ,
2) che al termine della discussione sull’argomento richiesto sia posta ai voti tra i soggetti aventi diritto la MOZIONE del seguente preciso tenore . “ Il consiglio comunale, in tema di presenza di migranti sul territorio del comune impegna sindaco e giunta a:
 Pubblicare rendiconto bimestrale sul sito istituzionale del Comune di Certaldo su numero delle presenze, luoghi delle strutture di accoglienza e a chi fa capo la gestione;
 Pubblicare sul sito del Comune, report, attinente il periodo decorrente dal 2011 in poi, su numero permessi di soggiorno rilasciati ai migranti transitati nel nostro comune;
 In riferimento ai permessi di soggiorno rilasciati, attivate le procedure per apprenderne il numero complessivo, pubblicare sul sito istituzionale del Comune con cadenza semestrale il pertinente aggiornamento;
 Attivarsi per conseguire i bilanci, (e i contenuti analitici degli stessi), delle associazioni presenti nel comune di Certaldo che hanno avviato progetti di accoglienza;
 Sollecitare formalmente la Prefettura di Firenze a che sia richiesto il consenso preventivo da parte del Sindaco nel caso di invio di immigrati in strutture site nel proprio comune;
 Impegna il sindaco a non concedere strutture comunali per l’ospitalità di immigrati in attesa dell’effettivo riconoscimento dello status di rifugiato.”

Il 16 Marzo, il Presidente del Consiglio comunale, Dott. Giuseppe Lombardo, ha fatto pervenire ai firmatari della richiesta il proprio diniego all’accoglimento della stessa, motivandolo sulla scorta della, a Suo dire, mancata sufficienza delle firme (ne occorrerebbero 4 anziché 3). Quanto detto anche all’esito di una riunione della capigruppo svoltasi il 10 marzo sul presente argomento.

Preso atto del decorso infruttuoso dei 20 giorni di tempo previsti dalla legge ai fini dell’accoglimento della richiesta da parte del presidente Lombardo, i consiglieri firmatari prendono definitivamente atto del diniego della loro richiesta.

Il capogruppo F.I. Lucia Masini precisa come “alla stregua del consiglio comunale aperto che chiesi sulla questione CO2 nella precedente legislatura, ho ribadito la necessità che sia data voce ai cittadini, su un argomento così attuale ed importante come migranti, gestione, integrazione e sicurezza.” Chiosa infine Masini, “chi parla e scrive con facilità e frequenza di partecipazione e confronto coi cittadini, nei fatti nega a questi ultimi la possibilità di esprimersi. Stupisce infine, come dai banchi dell’opposizione a favore dei cittadini si siano levate solo tre voci su sei. Ciò nonostante proseguirà il nostro impegno per il raggiungimento dell’obiettivo.”

Il consigliere di F.I. Giuseppe Romano “prende atto che il Presidente ma soprattutto il PD, dinanzi ad un problema di carattere interpretativo della norma, (3 o 4 consiglieri per il quorum dei richiedenti), ha scelto la linea che comprime l’aspettativa delle minoranze. Pur essendovi quantomeno degli spazi per una opinione maggiormente garantista. In ogni caso”, conclude Romano, “ formulo l’auspicio che limitatamente alla questione della individuazione del corretto numero dei richiedenti, altri consiglieri e soprattutto i colleghi del M5S, possano concordare con il punto di vista degli attuali sottoscrittori. Le regole del gioco, infatti, appartengono a tutti, indipendentemente dalle singole valutazioni politiche”.

Il consigliere Palazzo di Altrapolitica, infine, rileva come “non meraviglia l’atteggiamento della maggioranza. Purtroppo ci vediamo negato il diritto di iniziativa e ostacolati nell’esercizio del nostro ruolo di controllo dell’operato dell’amministrazione. L’obiettivo principale rimane comunque quello di coinvolgere concretamente la cittadinanza con ogni strumento a disposizione, a differenza di quanto ha fatto sin’ora la maggioranza c.d. e il tutto con l’aiuto o meno dei consiglieri che si definiscono cittadini.”

I consiglieri sottoscrittori, preso atto del diniego alla richiesta di svolgimento del consiglio comunale aperto, ritenendo la motivazione espressa tutt’altro che pacifica e chiara, si riservano la facoltà di sottoporre la vicenda al Sig. Prefetto di Firenze perché il presente dissenso sia autorevolmente risolto.

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