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Nasce Alia. Ora si Cambia, Linea Civica e FabricaComune: "Le polemiche non si placano, giustamente!"

Dusca Bartoli (foto gonews.it)

Il sindaco di Pistoia Bertinelli, ribadisce oggi sulla stampa tutti i dubbi che noi avevamo già espresso circa le modalità della confluenza di Publiambiente in ALIA. Lamenta che il Comune di Pistoia sia stato isolato nella battaglia per rivendicare il giusto peso nella nuova azienda della nostra Publiambiente, il cui valore risulta evidentemente sottostimato. Facciamo notare che le opposizioni nei Consigli Comunali di Pistoia ed Empoli hanno, pubblicamente e congiuntamente, affermato le stesse identiche cose in tempi utili per fermare il processo sconclusionato con cui si è andata costituire la nuova azienda, senza che si sia riusciti prima a chiudere alcun accordo e ad ottenere alcuna garanzia su un punto cosi fondamentale. (vedi conferenza stampa dell’11 febbraio 2017). Un po’ più di coraggio non sarebbe guastato ed avrebbe forse portato a qualche risultato più concreto.

Ma il Sindaco di Pistoia ha comunque ragione.

Le aziende ed in particolare alcuni dirigenti potenti, hanno guidato il processo al posto della politica. Anzi, dice, alcuni comuni - e non è difficile immaginare che Empoli sia il principale - si sono fatti dettare la linea dalle aziende. Abbiamo detto che lo scambio avveniva probabilmente sulle poltrone della nuova azienda a scapito del patrimonio di tutto un territorio. Evidentemente non avevamo le traveggole. La gestione della materia è apparsa strategicamente guidata soprattutto da Regini con, evidentemente, l’avallo del sindaco Barnini, (ed il placet di Nardella) perché altrimenti non si poteva procedere così. Del resto il PD  appare, oramai, più un coacervo di cordate ed interessi particolari, che non un soggetto in grado di esprimere una propria visione unitaria del governo del territorio. E questo è un pericolo evidente, di cui continuamente si colgono esiti. Il potere che si concentrerà nella figura di Regini, al momento della nomina, data per certa, alla presidenza di ALIA, che si assommerà alla presidenza di una delle principali banche toscane, con, per altro, facilmente immaginabili conflitti di interessi, preoccupa nessuno?

Che le cose siano andate come dice Bertinelli, è avvalorato anche dalle dimissioni del Presidente di Publiservizi Stanghellini, che adduce motivi personali che, come accade spesso, probabilmente nascondono altro e cioè un dissenso profondo su come si è proceduto.

E come abbiamo già segnalato in passato, il pericolo è che proprio Publiservizi faccia le spese dello scontro in atto tra i comuni principali e torni in auge la possibilità di un’uscita di Pistoia, che, ridimensionerebbe di molto il peso del nostro strumento di controllo e determinerebbe probabilmente una ancor minore capacità di influire sulle decisioni future.

Il sindaco di Pistoia minaccia di impugnare gli atti se non verranno ratificati i nuovi patti parasociali. Ci sembra un po’ fuori tempo massimo, ma se lo farà avrà il nostro sostegno, a patto che ponga il problema in tutta la sua rilevanza.

Il peso reale di Publiambiente non può derivare esclusivamente da stime patrimoniali. Occorre introdurre la valutazione del valore complessivo dell’azienda, considerando la sua capacità di generare introiti, cioè il bacino di utenza prima di tutto ed anche il suo know how, per es. sui metodi di raccolta porta a porta, di cui Barnini si gloria in conferenza stampa, ma che ha dimenticato di farsi valorizzare in sede di trattativa.

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