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Parco Fluviale e Mura urbane: ecco il nuovo progetto di cura dei beni pubblici

Riqualificazione degli arredi urbani di una parte della città, nella fattispecie del Parco Fluviale e delle Mura, con il coinvolgimento attivo su base volontaristica di un gruppo di migranti ospiti del territorio comunale e attraverso la collaborazione di una ditta specializzata in pitture per l’edilizia.

E’ questo in estrema sintesi il nuovo progetto messo in campo dall’amministrazione comunale in collaborazione con Cromology Italia Spa, il Centro Ricerche EtnoAntropologiche e le associazioni Odissea, Giovani e Comunità, Cooperativa La Salute, Gvai, Arci, Ceis, Partecipazione e Sviluppo.

"Riteniamo che sia assolutamente auspicabile – ha detto il sindaco Alessandro Tambellini nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – che i giovani richiedenti asilo che sono ospiti della nostra città abbiano la possibilità di dare il loro contributo per la cura dei beni pubblici e in questo senso abbiamo già attivato tutta una serie di progetti nelle frazioni, e anche sulla via Francigena, che stanno dando buoni risultati. Con questa nuova iniziativa abbiamo fatto di più, perché la disponibilità incontrata da parte di un’azienda presente localmente ci consente non solo di avere a disposizione i materiali utili agli interventi che verranno fatti sul Parco Fluviale e sulle Mura, ma ci dà la possibilità di insegnare a questi giovani come fare ciò che andranno a fare materialmente sul territorio".

Il progetto interesserà 10 migranti ed è su base interamente volontaria: non è previsto nessun compenso per il lavoro che andranno a fare e la copertura assicurativa sarà garantita dalla Regione Toscana, in base alla delibera n.678 del 25 maggio 2015. A partire dal 5 aprile i giovani inizieranno un periodo di formazione all’interno del CromoCampus, il centro di formazione della ditta Cromology Italia che si trova a Porcari, entrando così in diretto contatto con una realtà produttiva e apprendendo quello che è il “ciclo” del lavoro edilizio e una serie di termini tecnici utili in questo tipo di interventi.

"Il progetto in collaborazione con il Comune di Lucca e il Centro Ricerche EtnoAntropologiche – ha commentato Enrico Galardini, Training Center Manager di Cromology Italia – è un progetto importante per la nostra Azienda e per la collettività lucchese. Un progetto pilota che potrà essere replicato in altre realtà per realizzare percorsi di formazione. L’insegnamento per gli immigrati richiedenti asilo sarà soprattutto pratico, senza però tralasciare l’aspetto teorico, di modalità manuali".

Al termine della prima fase di apprendimento, che si concentrerà in due giornate di formazione, il gruppo dei migranti passerà alla seconda fase, quella operativa di intervento diretto sul territorio, concentrandosi in particolare sugli arredi del Parco Fluviale e delle Mura cittadine.

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa

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