Ovuli di eroina ingeriti per essere trasportati: in manette due corrieri della droga

Trasportavano un discreto quantitativo di ovuli di eroina nel proprio corpo: a scoprire due corrieri della droga nigeriani, finiti in manette nei giorni scorsi a Santa Maria Novella, sono stati gli agenti della Polizia Ferroviaria. Da tempo la Polizia di Stato è impegnata in specifici servizi di contrasto agli stupefacenti concentrando l’attenzione, oltre che nelle piazze e nelle aree verdi fiorentine, anche negli scali ferroviari, spesso punto di arrivo o di transito degli stupefacenti.

I “corrieri” - nella maggior parte dei casi riscontrati si tratta per lo più di cittadini stranieri, con tanto di regolare permesso di soggiorno - per viaggiare leggeri e rendere difficoltoso il lavoro ai poliziotti, si spostano arrivando spesso a trasportare lo scomodo quanto compromettente “carico” anche all’interno del proprio corpo. Come emerso in occasioni passate, questi soggetti arrivano ad occultare consistenti quantitativi di droga suddivisa in ovuli “termosaldati” con conseguenti rischi per la loro salute in caso lo stupefacente dovesse accidentalmente riversarsi nell’organismo.

La tecnica, da diversi anni agli arbori dalla cronaca, è naturalmente ben nota anche agli agenti della Polfer che qualche giorno fa, in due distinte operazioni, hanno fermato in Stazione Centrale due cittadini nigeriani - di 22 e 48 anni - entrambi arrivati nel capoluogo toscano a bordo di treni ad alta velocità provenienti dal Sud Italia. Il loro atteggiamento sospetto, unito all’eccessiva sudorazione e al fatto che entrambi hanno tentato di allontanarsi molto rapidamente dai binari, ha subito attirato l’occhio esperto degli inquirenti che sono voluti andare a fondo nella vicenda effettuando approfonditi controlli.

Al Pronto Soccorso è emerso infatti - attraverso una semplice lastra - che i due trasportavano rispettivamente 11 e 10 ovuli contenenti ognuno circa 10 grammi di eroina. Duranti gli arresti la polizia ha complessivamente sequestrato oltre 200 grammi di eroina; i due cittadini nigeriani sono entrambi finiti a Sollicciano con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Fonte: Questura di Firenze

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