Festa della Toscana: caccia ai tesori del granduca Leopoldo

Eugenio Giani (foto gonews.it)

La soddisfazione del presidente Eugenio Giani: "Percorso formativo da replicare"


“Questa caccia al tesoro tra arte, storia e teatro è un’iniziativa lodevole. Scoprire Firenze, le sue radici, il suo bagaglio culturale, i personaggi che l’hanno resa grande e bellissima attraverso un gioco antico eppure anche attualissimo, è un percorso formativo che deve essere replicato”. È il commento del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, alla caccia ai ‘tesori’ del granduca Leopoldo: opere e interventi che il grande riformatore volle per la città che si avviava a diventare, per la prima volta, Comune a tutti gli effetti, ma soprattutto capitale di uno stato più moderno e razionale.

Il gioco, organizzato dall’associazione culturale Legamidarte nell’ambito delle iniziative per la Festa della Toscana 2016 dedicata al riformismo di Pietro Leopoldo di Lorena, ha ottenuto un grande successo tra pubblico partecipante e passanti incuriositi. Dalle panchine poste tra l’arco di trionfo e la porta San Gallo in piazza della Libertà, fino alla meta finale in palazzo del Pegaso per la consegna del tesoro, ossia la rappresentazione teatrale “In carrozza con Pietro Leopoldo”, decine di persone hanno cercato e guadagnato le tappe del gioco districandosi tra indizi, domande, fotografie di particolari artistici, alla scoperta di Leopoldo e del suo spirito rivoluzionario.

“Le riforme che ha introdotto rappresentano una grande lezione di attualità. Nelle sue vedute e nei suoi interventi, riconosco le radici della nostra identità” rileva il presidente Giani ricordando la forte azione riformatrice di Leopoldo in ambito giuridico, economico, religioso. “Nel circondarsi di collaboratori capaci, il granduca ha operato una scelta precisa: adottare provvedimenti di buon governo per contrastare i privilegi di aristocrazia e clero e introdurre principi di giustizia”.

La divertente sfida ludico culturale affrontata da adulti, bambini e famiglie è terminata nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso tra gli applausi del direttore artistico Marco Papeschi, l’ideatrice dei testi della caccia, Stefania Vasetti e il curatore del progetto grafico, Fabrizio Checcacci.

Fonte: Consiglio Regionale

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