Ambiente, piano regionale sulla qualità dell'aria: Fratoni in commissione

Federica Fratoni

"Ci è stato rappresentato lo stato dell’arte sul progetto qualità dell’aria in Toscana e quanto sia fondamentale uno strumento in tal senso lo dimostrano gli anni passati. Anni in cui troppo spesso i nostri sindaci sono stati costretti a fare delle ordinanze la cui vera funzione ed efficacia era quella di adempiere ad una normativa. Anni in cui sono stati lasciati soli rispetto ad un tema di livello regionale se non nazionale o addirittura europeo.

Immaginare un Piano che individui, con molta attenzione, le aree assolutamente critiche e tra queste la più compromessa è la piana lucchese, credo sia l’approccio più corretto e funzionale". Lo ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli, a margine dell’audizione di oggi, giovedì 9 febbraio, dell’assessore Federica Fratoni. Sul tavolo, la nota di aggiornamento al Piano regionale per la qualità dell’aria ambiente.

"Le azioni immaginate nel Piano – ha continuato Baccelli – dovranno intervenire per tutte le fonti di inquinamento. Quelle private, e penso agli autoveicoli e al riscaldamento domestico, quelle di medie e grandi aziende che hanno un impatto notevole. Il lavoro è stato impostato in modo accurato e proseguirà, in accordo con l’assessore, il confronto in commissione", ha concluso.

Come ricordato da Fratoni, il Prqa definisce il quadro conoscitivo relativo allo stato della qualità dell’aria ambiente e alle sorgenti di emissione. "Scopo principale del Piano – ha detto - è che tutti i cittadini toscani possano respirare un’aria di buona qualità e comunque conforme ai limiti di legge”. Da qui l’obiettivo strategico: “Annullare, entro il 2020, la popolazione esposta ai valori limite” in particolare per quanto riguarda il biossido di azoto NO2 e materiale particolato fine Pm10. Tra le tante azioni che dovranno essere messe in campo, anche l’aggiornamento e il miglioramento del quadro conoscitivo, l’informatizzazione del catasto degli impianti termici, la diffusione delle informazioni anche attraverso una campagna di comunicazione specifica che l’assessore ritiene essere un “tema centrale” anche per la “tenuta degli obiettivi che ci siamo posti".

Fonte: Consiglio Regionale

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