Donne del vino e 8 marzo, riflettori sul ricambio generazionale

Le Donne del vino toscane approfittano dell’8 marzo per puntare i riflettori su una questione che sta a loro molto a cuore, quella del ricambio generazionale nelle imprese agricole e vitivinicole. “Prima di tutto facciamo gli auguri, tanti e meritati, a tutte le donne che lavorano nelle aziende agricole toscane - mette in evidenza Antonella d’Isanto, delegata regionale dell’associazione Donne del vino - Quello del ricambio generazionale – aggiunge – è un tema decisivo per il futuro delle produzioni di qualità, che riguarda donne e uomini”.

L’età media delle donne che conducono un’azienda vitivinicola nella nostra regione è di 64 anni, troppo alta. “Ci sono molte giovani donne che si affacciano in questo settore, con competenze elevate e grande passione – sottolinea D’Isanto - Devono avere tutto il nostro sostegno e quello delle istituzioni. L’associazione Donne del vino è pronta a fare la sua parte, con quella concretezza che è qualità tutta femminile, partendo da un impegno forte anche sul fronte culturale”.

Intanto l’associazione sabato scorso ha celebrato la seconda edizione toscana, e la prima nazionale, della Festa delle Donne del vino che nella regione sono circa ottanta. Nove gli eventi, in sei province., di cui sono state protagoniste 11 Donne del vino: Antonella D’Isanto, Giulia Franchi, Donatella Cinelli Colombini, Antonella Manuli, Maria Antonietta Corsi, Nadia Negro Paola Rastelli, Vincenza Folgheretti, Claudia Del Duca, Priscilla Occhipinti, Maria Giulia Frova.

A Forte dei Marmi la delegata Toscana Antonella D’Isanto dell’azienda I Balzini ha collaborato all’affollatissima inaugurazione dell’Enoteca Giulia di Giulia Franchi con una degustazione di vini e un simpatico quiz, che ha impegnato le donne presenti nell’indovinare i rumori dei motori. A Montalcino la presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini ha offerto una degustazione itinerante multisensoriale con i vini della cantina Casato Prime Donne. A Pitigliano la Fattoria La Maliosa di Antonella Manuli ha preparato per una cinquantina di ospiti la visita guidata al Museo della Civiltà contadina e la cena. Al Castello di Querceto di Greve in Chianti Maria Antonietta Corsi ha accolto i suoi ospiti alla guida di un’auto storica, una OM del 1919, celebrando così il tema della festa di quest’anno Donne, vino e motori. A Pontedera al Museo Piaggio Nadia Negro dell’azienda Fattorie Toscane ha offerto una degustazione ai partecipanti al convegno Rosa digitale - Donne, scienza, tecnologia, linguaggio. A Castagneto Carducci gran folla alla festa organizzata da Paola Rastelli e Vincenza Folgheretti al Casone Ugolino anche qui con auto per giri di prova e degustazione di vini con salami e paté a base di agnello pomarancino. A Volterra Claudia Del Duca dell’azienda Marcampo ha organizzato una degustazione con vini abbinati a salumi e pecorino prodotti dall’azienda nella sala del motore a scoppio della Pinacoteca Civica, dedicata all’inventore Padre Barsanti. Priscilla Occhipinti della Distilleria Nannoni ha invece accolto 120 ospiti a Civitella Paganico con le emozioni della Maremma fra i quadri di Bruno Caponi e i distillati dell’azienda. Priscilla, al settimo mese di gravidanza, ha fatto anche un appello alle istituzioni perché tutelino di più gestanti e future mamme imprenditrici. E a San Casciano Maria Giulia Frova della Tenuta Il Corno ha affiancato agli assaggi un test di guida per chi voleva mettere alla prova la propria abilità.

Fonte: Le Donne del Vino - Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina