#ViaFrancigena, il primo giorno del convegno di San Miniato: video e dati



Francigena toscana, un lavoro condiviso per la sua valorizzazione e promozione
Valorizzare il patrimonio della Francigena toscana, ma anche la sua identità, la sua storia. Chiamando a raccolta tutti gli attori che operano lungo il suo percorso, non solo istituzioni ed enti locali ma anche il mondo dell'associazionismo, del terzo settore, i privati stessi.

E' il coro unanime che si è levato oggi al convegno a San Miniato 'La Francigena e i cammini', organizzato da Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica in collaborazione con il Comune di San Miniato e l'Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf).
"Il lavoro che stiamo portando avanti sulla Francigena – ha detto l'assessore al turismo Stefano Ciuoffo - è un lavoro in itinere: siamo in cammino verso la costruzione di un prodotto turistico che ancora va definito sotto tanti aspetti. Per fortuna non partiamo da zero, abbiamo tagliato traguardi importanti ma tanti altri ci aspettano. Vogliamo costruire un prodotto che sia la spina dorsale per il turismo esperienziale".

L'ospitalità - ha aggiunto Ciuoffo - sarà sicuramente uno degli aspetti da potenziare, perché i numeri ce lo chiedono. Stiamo lavorando alla creazione di una rete di ostelli e allacciando accordi con la Conferenza episcopale per l'utilizzo gratuito di strutture non utilizzate. Per tutto questo serve che gli attori coinvolti si facciano portatori di responsabilità, un grande lavoro di squadra per raccontare la Toscana, la sua storia, la sua identità".

I Comuni della Francigena hanno bisogno di un punto di riferimento istituzionale ma anche di sostegno. "Siamo tutti chiamati – ha concluso l'assessore - a scommettere sul nostro futuro, ad individuare risorse umane ed economiche per realizzare qualcosa di nuovo. La Toscana non può esaurire la propria attrattività con le grandi città d'arte. Il tratto di qualità di queste destinazioni più gettonate appartiene anche a tanti luoghi minori della Toscana, meno conosciuti. La storia ci ha consegnato tante emergenze storiche, culturali e artistiche che spetta a noi valorizzare e mettere in mostra".

La vicepresidente Monica Barni, annunciando la firma (di domani) del protocollo per la candidatura a Patrimonio Unesco ha spiegato che questa "nasce da un lavoro condiviso e portato avanti in questi anni da Regioni ed enti locali. Un riconoscimento della centralità e dei i valori della Francigena, della loro importanza per i territori attraversati. Mettere insieme sette Regioni che intendono cultura e turismo in modo diverso e che diversamente hanno deciso di valorizzare e promuovere il proprio patrimonio, non è stato un compito facile".

"Una modalità di lavoro - ha proseguito Barni - diversa che consentirà di pensare alla crescita di questo tracciato in termini di sviluppo sociale, culturale ed economico. Un lavoro complesso e duraturo che ci aiuterà a costruire una rete ed un sistema di valorizzazione e promozione di un patrimonio dal valore inestimabile".

"Adesso – ha detto Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica - inizia una seconda fase quella in cui dobbiamo lavorare per far uscire la Francigena da quello che adesso è un segmento di nicchia, rispetto a quelli che sono i grandi temi dell'offerta turistica e culturale della Toscana. E' fondamentale cercare di ampliare le tipologie di esperienza che si possono fare sulla Francigena e nei territori circostanti ed è su questo che investiremo nei prossimi anni".

"Questa due giorni – ha spiegato il consigliere regionale Francesco Gazzetti - ci permette di lanciare altre proposte per la valorizzazione della Francigena, come ad esempio un protocollo dedicato al mondo delle associazioni che vi lavorano. Anzitutto per avere una fotografia esatta di ciò che esiste, capire quali sono le forze a disposizione. Poi di creare un luogo per far sapere tutto ciò che accade e che è organizzato dall'associazionismo lungo il percorso, elemento fondamentale per far conoscere l'impegno del terzo settore e del volontariato in campo sociale o educativo. Ma anche per coordinare tutti gli aspetti, altrettanto fondamentali, legati alla manutenzione o all'accessibilità nella sua accezione più ampia".

Enrico Conti, ricercatore Irpet, ha illustrato alcuni dati interessanti riguardo alla fruizione turistica della Francigena. Per farlo ha cercato di rendere attendibile la ricerca restringendo il campo di stima ai 28 Comuni minori del tracciato, escludendo perciò quelli legati al turismo di massa (Siena, Lucca, San Gimignano, Montaiona) e quelli legati al turismo balneare.

Ad esempio, lungo la Francigena esiste la più elevata percentuale di territorio protetto da vincolo ambientale, il 26%, più del mare (21%) e della montagna (14,5%). Nel periodo 2000-2015 la Francigena è risultata una delle aree a maggior espansione turistica in termini di presenze, +42% (+22% nel periodo 2007-2015).

Forte la crescita nel periodo 2009-2015 dei flussi provenienti dall'Europa occidentale e orientale e paesi extraeuropei. La ricettività è principalmente costituita da agriturismi (26%) e strutture extralberghiere (33%) ma buona anche l'accoglienza di lusso (14%) in grado di intercettare i segmenti più ricchi.

Sempre in tema, da evidenziare la variazione dei posti letto nel periodo 2000-2015: +72%, contro una media regionale del +39%. Nel periodo 2009-2015 le presenze nei 28 Comuni sono passate da 1,9 a 2,3 mln e la stima relativa al 2015 dei pernottamenti è di 700 mila unità a meno di un km dal tracciato mentre, sempre nel periodo 2009-2015, sono 211 mila le presenze attribuibili alla Francigena ed il pil generato in Toscana è stato di 21,1 mln di euro. Infine, riguardo allo scenario evolutivo, viene stimata una crescita potenziale al 2022 dal 1 a 1,7 mln di presenze.

Secondo Massimo Tedeschi, presidente dell'Aevf, "i dati illustrati dimostrano che lungimiranza e concretezza mostrata nei confronti della Francigena hanno prodotto i loro frutti. Ecco, storia di un'intuizione di successo, a mio parere, potrebbe essere il titolo a commento di questi dati. Se tutti gli attori coinvolti, dal pubblico al privato, sapranno camminare insieme in questi anni, la Francigena sarà un successo".


Francigena toscana, verso la creazione del primo prodotto turistico omogeneo

Fare della Francigena il primo prodotto turistico omogeneo, secondo il dettato della nuova legge regionale. A questo la Regione sta lavorando già dal 2016, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti (i Comuni e le associazioni). Un percorso fatto di varie tappe, alcune già avviate ed a buon punto. Si va dall'aggregazione dei 39 Comuni che si trovano lungo il tracciato al potenziamento della ricettività, attraverso la costruzione di una rete di ostelli, dalla definizione formale dei tre tipi di tracciato (escursionistico, ciclo-turistico ed equestre), fino all'attivazione e potenziamento di servizi di trasporto, l'avvio di nuove forme imprenditoriali legate all'accoglienza e le attività di comunicazione e promozione.

Uno dei primi passi verso la creazione di un prodotto turistico omogeneo è la costituzione di una forma partecipata di gestione del tracciato e delle attività ad esso collegate mettendo insieme i 39 Comuni della Via Francigena Toscana. Sono state individuate quattro ‘Aggregazioni di Comuni' (Nord, Centro Nord, Centro Sud e Sud) cui spetterà il compito di gestire e pianificare l'esercizio delle funzioni di accoglienza e informazione turistica, le attività di manutenzione periodica ordinaria dei tracciati escursionistici, la promozione e comunicazione nell'ambito del prodotto omogeneo ed il monitoraggio e l'analisi dei flussi turistici. A tal proposito i Comuni coinvolti firmeranno a breve una convenzione.

Un altro punto rilevante riguarda il potenziamento della ricettività, con particolare attenzione a quella low cost e gratuita. Rispetto alla prima entro il 2017 sarà creata una ‘Rete degli Ostelli' e definiti i requisiti per un'offerta low cost omogenea, prioritariamente indirizzata ai "Pellegrini con Credenziale". La rete riguarderà anzitutto i 14 ostelli realizzati con i fondi PAR-FAS 2007-13, ma l'obiettivo è allargarla anche alle altre strutture di proprietà pubbliche presenti nei Comuni del tracciato. Altri punti da sviluppare saranno: la destagionalizzazione dell'affluenza turistica, proponendo pacchetti indirizzati al turismo scolastico e educational (Toscana da Ragazzi), una piattaforma web, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, per prenotazioni, disponibilità posti letto, info sui singoli Ostelli, info sui percorsi, ecc. e la creazione e promozione di Eventi "InOstello" per promuovere prodotti editoriali sui Cammini, letture, spettacoli ecc., anche in collaborazione con le amministrazioni e biblioteche locali. Per il potenziamento dell'ospitalità povera a titolo gratuito, con particolare riguardo a territori dove è assente la ricettività a basso costo, la Regione ha previsto di stringere accordi con la Conferenza Episcopale Italiana per l'utilizzo di strutture di proprietà ecclesiale non classificate come strutture ricettive, mettendo a disposizione un contributo di 50 mila euro da utilizzare per piccoli interventi e rendere tali strutture funzionali e funzionanti per garantirne l'immediato utilizzo.

Altra tappa del percorso è la definizione e riconoscimento di percorsi per il turismo attivo lungo il tracciato della Via Francigena Toscana. Entro il 2017 saranno concluse le operazioni per la definizione dell'itinerario ciclo-turistico (segnaletica e piccoli interventi di messa in sicurezza) attraverso l'assegnazione di 220 mila euro, già impegnati e derivanti dal Progetto di Eccellenza MIBACT Via Francigena, alle Amministrazioni interessate dal percorso. La giunta regionale inoltre, sempre entro il 2017, adotterà la delibera per il riconoscimento dei 3 percorsi: escursionistico, ciclo-turistico ed equestre.

In tema di mobilità e trasporti, per consentire di raggiungere i punti di maggior interesse paesaggistico e naturalistico, come ad esempio il Passo della Cisa ed intraprendere il cammino dall'ingresso in Toscana, la Regione ha intenzione di stipulare accordi locali per creare servizi accessori, sia di trasporto persone che bagagli, anche appoggiandosi a forme riconducibili alla Sharing Economy oppure creando opportunità di sviluppo di microimprenditorialità.

Altre azioni riguardano poi il sostegno allo sviluppo di iniziative imprenditoriali per il recupero di immobili, pubblici e privati, da destinare alla ospitalità del viandante, quindi con caratteristiche strettamente correlate allo spirito originario dell'itinerario, localizzati lungo il percorso o nelle immediate vicinanze; oppure la creazione di nuove imprese connesse al tema Francigena: accoglienza, temi culturali dell'itinerario, servizi al viandante, artigianato artistico; infine la promozione di un programma di eventi come fattore di ulteriore attrazione del viandante/turista.

Le attività di promozione e comunicazione, realizzate in collaborazione con Toscana Promozione, Fondazione Sistema Toscana e Associazione Europea delle Vie Francigene, hanno principalmente puntato a rafforzare la notorietà del tracciato e il proprio posizionamento verso i diversi target, grazie anche al coinvolgimento di testimonial e degli operatori presenti sul territorio. Grazie alla collaborazione tra Toscana Promozione Turistica e Google l'intero tracciato della Francigena toscana è disponibile su Google Street View.


La Francigena toscana: numeri, percorsi, progetti

L'itinerario della Francigena è stato introdotto per la prima volta nel 1994. La Regione ha sviluppato il proprio interesse alla valorizzazione del tratto che si trova nel suo territorio a partire dal 2004. Nel 2006 la Toscana ha ottenuto il ruolo di capofila di un progetto interregionale di ricostruzione e valorizzazione del percorso, che ha coinvolto Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Lazio.

Sempre la Regione, nel 2009, ha avviato la creazione di un vero e proprio prodotto turistico e ha redatto il Master Plan con il quale, oltre ad un primo finanziamento di 3,3 milioni di euro, ha adottato una metodologia innovativa per la costruzione del 'prodotto' condividendo le scelte sulla tipologia di interventi da realizzare con diversi soggetti (istituzioni, associazioni) ma anche coinvolgendoli nel cofinanziamento degli stessi.

Con l'adozione del Piano Operativo 2012-2014 vengono corrette alcune delle carenze del Master Plan e messi a disposizione altri 16 milioni di euro di risorse regionali per rendere il percorso fruibile in totale sicurezza e dare vita ad un prodotto turistico di grande fascino. Nel 2014 viene promosso come Grande Itinerario Culturale: a giugno 2014 viene aperto ufficialmente.

Il percorso ufficiale, da Canterbury a Roma, è lungo 1800 km ed articolato in 79 tappe attraverso 4 Paesi (Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia). Quello italiano attraversa 7 regioni e 140 Comuni con 44 tappe mentre il tratto toscano, 380 km, attraversa 39 Comuni per complessive 15 tappe. Tenendo una media di 25 km al giorno (a piedi) il tratto toscano è percorribile in 15 giorni. Attualmente la Francigena Toscana è percorribile a piedi, a cavallo e in bicicletta. Il percorso escursionistico è capillarmente segnalato con segnaletica varia (di tipo turistico, cippi, adesivi). Il percorso a cavallo è esistente ma non ha ancora una sua segnaletica. L'itinerario cicloturistico è in via di definizione attraverso l'assegnazione ai Comuni di risorse per 220 mila euro per la segnaletica e piccoli interventi di messa in sicurezza. Il percorso escursionistico comprende aree di sosta attrezzate, punti di approvvigionamento di acqua potabile e servizi dedicati.

La copertura wifi ha raggiunto il 70% dell'intero tracciato. I punti di accesso sono 80, 25 (su 39) i Comuni coperti dalla rete. Per la realizzazione dell'intervento la Regione ha messo a disposizione 400 mila euro di fondi PAR-FAS 2007-2013. I Comuni Interessati al progetto sono: Abbadia San Salvatore, Bagnone, Carrara, Filattiera, Fucecchio, Gambassi Terme, Lucca, Massa, Massarosa, Montaione, Montalcino, Montecarlo, Monteriggioni, Monteroni d'Arbia, Montignoso, Pietrasanta, Ponte Buggianese, Pontremoli, Porcari, Radicofani, San Gimignano, San Miniato, Seravezza, Siena, Villafranca in Lunigiana. La copertura in questi comuni riguarda i punti di interesse come chiese, ostelli, punti di sosta, monumenti etc. I pellegrini possono registrarsi autonomamente al sistema via web, la rete si chiama "Francigena-Toscana", e dopo la registrazione verrà inviato un sms contenente username e password per il login. I pellegrini che hanno usufruito del servizio ad oggi sono oltre 24.400 ed hanno totalizzato oltre 347.000 accessi.

Una stima della presenza turistica sulla Francigena toscana è stata elaborata da IRPET incrociando una serie di banche dati che, pur non fotografando l'effettivo uso della Via Francigena, ci offre un quadro dell'andamento turistico nei comuni attraversati dal cammino. Ecco i risultati più interessanti:
le presenze turistiche per Kmq di territorio passano da un livello quasi nullo nell'anno 2000 a circa 1.000 nel 2015;

il numero delle presenze turistiche dal 2007 al 2015 è cresciuto del 22% e con un tasso di occupazione delle camere (25%) superiore alla media regionale;
fra il 2000 e il 2015 il maggior incremento nell'offerta si è registrato fra gli agriturismi (+38% posti letto) e le strutture extralberghiere (+35%);
fra il 2007 e il 2015 si sarebbero creati oltre 1.000 posti di lavoro nel settore turismo.
Di rilievo anche i dati raccolti dall'Università di Firenze attraverso questionari e rilevazioni fotografiche sul percorso (periodo: febbraio 2015 – maggio 2016):

maggio, giugno e agosto risultano i mesi più frequentati;
l'età oltre 51 anni risulta quella più presente sul percorso;
la zona fra Gambassi Terme e Siena presenta la maggior incidenza di stranieri (oltre 40%);
Francia e Germania i paesi più rappresentati;
gli stranieri viaggiano più in coppia, gli italiani più in gruppo;
i motivi del viaggio sono legati agli aspetti naturalistici e alla ricerca spirituale e personale.
L'offerta ricettiva (calcolata in un raggio di 1km dal tracciato escursionistico) conta 1200 strutture con netta prevalenza dell'extralberghiero (il numero arriva a 2600 se consideriamo le strutture nei comuni attraversati). Il 2015-2016 ha visto il forte incremento di strutture per pellegrini lungo la Via Francigena, molte inaugurate in Toscana che ha inserito l'implementazione della ricettività pellegrina all'interno delle politiche di sviluppo territoriale. La Toscana, con 6 mln di euro di fondi Par-Fas 2017-13, ha finanziato nel 2016 la realizzazione di 14 ostelli per un totale di 490 posti letto.

Fonte: Regione Toscana

Tutte le notizie di San Miniato

<< Indietro
torna a inizio pagina