Le autorità colombiane avrebbero dato il via libero al fratello di Andrea Durin, il 55enne di montelupo trovato morto in circostanze misteriose in un abergo di Bogotà, per recarsi nel paese sudamericano e vedere la salma. Inzialmente la polizia aveva vietato il riconoscimento, per poi rettificare attarverso una mail che si era trattato di un'inconprensione.
Ma il fratello Paolo, a seguito delle tante zone d'ombra intorno alla morte del fratello, sembra non sia più intenzionato a recarsi in Colombia: "Ormai l'unica cosa importante è riportare il corpo di Andrea a casa per svolgere i funerali. Non so quanto abbia senso andare a Bogotà".
Nelle parole di Paolo traspare la convinzione che dalla Colombia non ci sia l'impegno a far emergere tutta la verità, tanto da lasciare spazio alla sconforto: "Forse a questo punto è meglio non sapere". Paolo è stato duro anche con le autorità italiane: "Da loro non ho avuto alcun supporto, nessuna informazione"
L'autopsia sarebbe già stata eseguita e si attende di avere il nullaosta per riportare la salma in patria, ma al momento non c'è una data . Intanto si attendono i risultati dell'autopsia che arriveranno nel giro di 3-6 mesi.