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Federalberghi: "Albergatori, non è così che si combatte l'evasione"

foto di archivio

La legge intendeva porre un limite all’abuso che si fa delle cosiddette locazioni turistiche - Il fenomeno produce una evasione che supera, in Toscana, i 3/4 miliardi di euro - E’ strano che lo stesso governo non abbia impugnato la legge del Veneto che è ancora più restrittiva - Federalberghi sostiene la posizione della Regione Toscana.

“In Toscana solo il 52% dei non residenti pernotta in strutture ricettive regolari, afferma Paolo Corchia presidente di Federalberghi Toscana, contro l’ 84,1% del Lazio ed il 79% dell’ Emilia Romagna: è evidente che nella nostra regione esiste un sommerso, che sfugge ad ogni controllo, fiscale, di tributi locali, di sicurezza pubblica in assenza di denuncia alla PS del cognome e nome del non residente che pernotta in Toscana”.

“La legge regionale, anche in modo molto soft rispetto alle nostre richieste iniziali ed al testo che a suo tempo la Giunta propose al Consiglio regionale, continua Corchia, ha cercato di porre un freno a questo malcostume, diffuso ovunque e che raggiunge picchi elevatissimi nelle zone turistiche costiere, insulari e nelle città d'arte, dove dietro il termine “locazioni turistiche” si nasconde questo fenomeno. Abbiamo criticato l'impostazione della regione in merito alle locazioni turistiche perché ha effettuato una scelta più permissiva di quanto non faccia già oggi l'agenzia delle entrante nella sua -a nostro avviso troppo saltuaria- attività di controllo e contrasto di questo fenomeno, nella quale di fatto già oggi indica configurabile come "impresa" l'attività sistematica di affitto a fini turistici."

“Appare quindi incredibile, afferma amareggiato il presidente degli albergatori, che il consiglio dei ministri non abbia colto cosa si nasconde dietro la rivendicazione di una confederazione che parla di abuso della Regione Toscana nel legiferare in materie che a suo avviso sono di competenza nazionale  o di imporre per legge che cosa è imprenditoriale cosa no. Il fatto è che dietro la forma non imprenditoriale di queste cosiddette locazioni c’è di tutto e di più“.

“Dalla pensionata benestante, continua Corchia, che ha una villetta all’Elba e l’estate la affitta ai turisti senza denunciarne i ricavi e tanto meno segnalando agli organi di polizia i dati anagrafici dell’alloggiato, alla miriade di piccole agenzie immobiliari che affittando le loro proprietà o quelle di terzi, sotto i 30 giorni non sono obbligate alla registrazione dell’atto di locazione e svolgono una vera e propria attività ricettiva senza le regole delle imprese, comprese quella sulla sicurezza del cliente alloggiato che della pubblica sicurezza della popolazione residente”.

“Secondo la Banca d’Italia ed altri centri studi pubblici e privati, conclude Corchia, si sta parlando di una evasione che supera i 3,4 miliardi di euro all’anno, senza parlare degli  aggravi dei costi urbani per sovraccarico dei servizi di pulizia , rimozione rifiuti, etc. che nessuno paga. Insomma una giungla, alla quale la legge regionale tenta di dare un freno. Siamo proprio curiosi di leggere le motivazione della decisione assunta dal Governo, per capirne la logica, anche perché la legge del Veneto, per certi  versi più restrittiva, non è stata impugnata”.

Fonte: Federalberghi Toscana - Ufficio Stampa

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