Riorganizzazione Isee e 118, risposte importanti dal Consiglio comunale

La riorganizzazione dei servizi di emergenza territoriale 118 all’interno dell’azienda USL Toscana sud-est ha costituito il tema dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare odierna, da Giulia Periccioli (PD) e sottoscritta dai colleghi di gruppo Simone Vigni e Massimiliano Bruttini.

Dopo aver richiamato l’accorpamento delle sedi del 118 di Siena e Grosseto, confluite dallo scorso mese di gennaio nella centrale operativa al Ruffolo, Periccioli ha focalizzato l’attenzione sulle notizie secondo le quali <<sarebbero state spostate importanti apparecchiature dalla struttura senese a quella di Arezzo, così come si ipotizza una progressiva centralizzazione di alcuni percorsi diagnostici, clinici e terapeutici dai presidi ospedalieri della provincia di Siena verso l’ospedale aretino>>. <<Vi è il timore – ha specificato – di uno spostamento del baricentro dell’area vasta Toscana sud-est rispetto a quello che dovrebbe essere il suo naturale punto di riferimento, ovvero l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (AOUS, ndr)>>.

La consigliera ha sottolineato anche la criticità della <<diminuzione del servizio delle ambulanze con medico a bordo, che da due sono passate a una, con un sostanziale aggravio di presenze di pazienti in attesa al pronto soccorso>>.

Alla richiesta di Periccioli di conoscere <<quali azioni intenda intraprendere l’Amministrazione a tutela del territorio e della salute dei cittadini senesi, considerata l’importanza del 118 e in relazione al ruolo dell’Azienda ospedaliera universitaria senese nell’ambito dell’Area vasta sud est della Toscana>> ha risposto l’assessora alla Sanità, Anna Ferretti, la quale ha letto alcuni passaggi di una nota del direttore generale dell’azienda USL Toscana sud-est, Enrico Desideri: <<Le principali finalità del processo di riorganizzazione del sistema di emergenza territoriale che fa capo alla centrale operativa 118 in atto sono quelle di assicurare uno standard assistenziale uguale per tutti i cittadini dell’area vasta sud-est, stabilizzare il personale medico precario e dare piena attuazione alla normativa vigente per il settore>>. <<Le evidenze raccolte – ha proseguito – attraverso le esperienze a livello nazionale ed europeo dimostrano che le risorse, per essere utilizzate in modo efficace, vanno indirizzate verso il setting più appropriato alla situazione, che potrà essere un’ambulanza equipaggiata per il BLSD, quella infermierizzata, o la risorsa con medico e infermiere da riservare alle situazioni in cui l’intervento del medico può fare la differenza per il paziente>>. <<Non è superfluo ricordare – ha aggiunto – che la graduazione della risposta in relazione alla gravità del caso rappresenta l’approccio più rispettoso della professione medica e infermieristica. Infine, occorre ricordare che, sulla base della normativa vigente, il responsabile della centrale operativa definisce il tipo e il numero dei mezzi di soccorso necessari per l’organizzazione del sistema>>.

Riguardo al ruolo dell'ospedale Santa Maria alle Scotte nell'Area Vasta e rispetto al suo bacino di utenza l’assessora ha fatto presente <<che l'accordo firmato di recente tra l'azienda USL Toscana sud-est, l'AOUS e l'Università degli Studi, è stato fortemente richiesto e auspicato da questa Amministrazione, in cui si riconosce il livello di servizio di base delle Scotte per la zona senese e che Nottola e Campostaggia hanno come riferimento di primo livello la stessa AOUS>>.

Ferretti ha specificato che i livelli di intervento dei presidi ospedalieri si articolano in livello base, primo livello, secondo livello: <<La rete ospedaliera della azienda USL Toscana sud-est si svolge in continuità sui nodi dei 13 presidi e stabilimenti ospedalieri presenti nel territorio dell'Area Vasta, quale risultato dell'apertura delle tre maglie ospedaliere che le precedenti aziende sanitarie avevano disegnato intorno all'ospedale sede di DEA di primo livello: ospedale San Donato per la l’ASL aretina, ospedale della Misericordia per l’ASL grossetana, Azienda ospedaliera-universitaria per l’ASL senese. L'AOUS è anche sede di DEA di secondo livello per l'intera area vasta>>. Inoltre, <<le specialità ospedaliere regionali, di esclusiva competenza ospedaliero-universitaria senese, peraltro sede delle scuole di specializzazione, sono complementari e di riferimento alle competenze specialistiche cliniche aziendali presenti negli stabilimenti ospedalieri di Area Vasta>>.

Nell'accordo è affermato come <<per gli ospedali di Campostaggia e Nottola si dovrà operare in stretta collaborazione con le professionalità dell'AOUS per definire corretti percorsi diagnostico-terapeutici con l'azienda USL Toscana sud-est, inserendo tutto questo nelle programmazioni aziendali, nel Piano attuativo locale e nel Piano attuativo ospedaliero, favorendo prima di tutto le interazioni tra professionisti nell'interesse primario dei cittadini>>.

Continua il documento <<che, per ciascuna disciplina o specialità clinica di area medica di primo livello, si definiscono le modalità di relazione tra i vari presidi con l'azienda. Altrettanto è previsto per l'area chirurgica, dove si definiscono le modalità di relazione e le presenze specialistiche necessarie nei bacini di utenza individuati per assicurare volumi definiti delle attività specialistiche chirurgiche di primo livello, anche in ragione dei flussi di mobilità storicamente registrati. Questo perché dobbiamo essere coscienti che volumi di attività bassi comportano un rischio per la salute del paziente, bene individuale da tutelare. L’accordo va tradotto in protocolli operativi ma riteniamo che sia un documento importante per salvaguardare la salute dei cittadini e la funzionalità dell'ospedale delle Scotte e ne seguiremo gli sviluppi>>.

Giulia Periccioli si è dichiarata soddisfatta: <<dalla risposta dell’assessora si capisce bene il lavoro svolto dall’amministrazione, anche facendosi promotrice di questo importante Protocollo. Mi limito a invitare il Comune a continuare a mantenere viva l’attenzione e l’Azienda ospedaliera a rivendicare il proprio ruolo di capofila per la gestione delle problematiche che si possono presentare nella nostra Provincia e il mantenimento della qualità dei servizi offerti ai cittadini senesi>>.

Isee, Ferretti risponde a Giordano

Il modello ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) introdotto dal 2013 e la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato le argomentazioni del TAR del Lazio, che nel febbraio 2015 lo aveva annullato in alcune sue parti, sono stati oggetto dell’interrogazione presentata da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e sottoscritta da Pietro Staderini (Sena Civitas) e dal gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi.

Il consigliere ha ricordato come l’ISEE, dal 1998, sia <<uno strumento utile a definire la situazione economica di un cittadino e del suo nucleo familiare, in particolare delle fasce più deboli, allo scopo di ottenere prestazioni sociali e assistenziali agevolate o di accedere a contributi, bonus o tariffe agevolate>>. <<Ma il DPCM n° 159/2013 include e considera reddito qualsiasi supporto erogato dallo Stato – ha proseguito – compresi i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari come le indennità di accompagnamento e le pensioni sociali e di invalidità che vengono corrisposte per far fronte a situazioni di disabilità e non autosufficienza>>. Per questo, Giordano ha richiamato anche il testo aggiornato del decreto legge n°42/2016 in materia di sistema scolastico e della ricerca che, al punto in cui tratta i nuclei familiari con disabilità <<esclude dal computo dei loro redditi, ai fini del calcolo del valore ISEE, ogni tipologia di trattamento ottenuto per la condizione di disabilità; inoltre, applica una maggiorazione di 0,5 punti al parametro della scala di equivalenza per ogni componente familiare con disabilità o non autosufficienza>>.

Alla richiesta del consigliere di sapere se il regolamento comunale in materia, approvato dal Consiglio nella seduta del 27 ottobre 2015, abbia totalmente recepito la normativa in essere ha risposto l’assessora al Sociale, Anna Ferretti: <<Come disposto all’articolo 2 del regolamento stesso, il valore ISEE viene acquisito dall’Amministrazione attraverso l’autocertificazione del richiedente e poi verificato sul sito dell’INPS, in qualità di ente delegato all’effettiva determinazione dell’indicatore>>.

<<Pertanto – ha proseguito – si ritiene che le integrazioni richiamate nell’interrogazione non riguardino gli aspetti declinati dal regolamento comunale, ma che siano strettamente connesse con le modalità di calcolo dell’indicatore>>.

L’assessora ha aggiunto che, <<le variazioni dovute a una diversa valutazione dell’ISEE si hanno nei regolamenti applicativi, come ad esempio le disposizioni attuative per i servizi sociali, dove l’Amministrazione può variare le fasce sulle quali intervenire, allo scopo di non creare squilibri né agli utenti né al bilancio comunale>>.

Il consigliere Giuseppe Giordano si è dichiarato soddisfatto per la risposta ricevuta dall’assessora.

Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Siena

<< Indietro
torna a inizio pagina