La storia portata in Consiglio comunale il 22 dicembre, con l'approvazione del Bilancio previsionale 2017 da parte dell'azienda Farmacie comunali è questa (quella di cui alla fotografia - che avrebbe potuto trovare una soluzione): nel 2010 l’Azienda Farmacie del Comune di San Miniato stipulò col Consorzio Etruria un contratto per costruire una nuova farmacia comunale a San Miniato Basso.
L’Azienda Farmacie anticipò al Consorzio Etruria la somma di circa EURO 1.080.000,00. La consegna dell’immobile prevista a metà 2011, non è mai avvenuta, e nel territorio, proprio davanti alla Casa del Popolo di S.Minato basso, è sorto lo scheletro di cemento di cui alla fotografia, al posto di una storica pista di pattinaggio, e di bellissimi pini quasi secolari, che NASCONDE da anni il paesaggio e la collina di San Miniato con i suoi monumenti!
Fortunatamente, fu stipulata una Fidejussione a garanzia (a differenza del disastroso Project Financing, sempre stillato con gli amici della Coop Consorzio Etruria, la cui operazione ha visto il Comune rimettere milioni di euro, servizi e parcheggi mai realizzati).
La compagnia di assicurazione (Unipol-Sai... chissà perchè la compagnia del PD?) deve restituire la somma di cui sopra, ma si è opposta in giudizio, presso il Tribunale di Pisa, e la parte "Farmacie comunali", stranamente non si oppone fortemente a questa lunga melina fatta di inutili rinvii di udienze. Ad oggi il primo grado è lungi dal finire, e prima di arrivare alla conclusione del processo serviranno almeno altri 3 anni, oltre ai gradi successivi (in tutto almeno 10 anni).
Il Comune sta perdendo così 1.080.000 euro, di soldi necessari per le sue opere, e per il ripristino del decoro, deturpato dall'ennesimo scheletro di cemento nel centro di San Miniato basso, oltre agli scheletri dell'Interporto, ormai presenti da 20 anni, e che nessuno toglierà per altri 50, forieri di degrado clamoroso.
Nel CONSIGLIO COMUNALE di cui sopra del 22.12.16, come da registrazione del Consiglio, qui di seguito estratta da Youtube, si parla anche oltre allo scempio di cui sopra, di quello ben più grave del LICEO MARCONI (che fù di Giosuè Carducci e di Augusto Conti) TRASFERITO improvvisamente nel 2008 sulla base di una perizia chiaramente pilotata (come da analisi da parte di una contro-perizia, e come appare chiaro, visto l'affare concluso per i soliti ignoti - o bada del buco! La baca una volta, il buco lo subiva!! Ma oggi ha imparato... lo fa!!!), con rischio per i ragazzi esposti per 8 anni a pericolo dell'edificio pericolante di S.Donato, solo per vendere uno di quei capannoni dell'Interporto di cui sopra, in via di fallimento, a, 7,6 milioni di euro - che per la cronaca ne valeva 3,5! Ma la perizia del 2007 parlava chiaro; gli ingegneri della provincia occupano dettan legge, e i ragazzi andavano trasferiti dall'ex Marconi di via catena (presuntivamente pericolante), al capannone dell'Interporto (concretamente pericolante) -SOLO DOPO GLI ESAMI DI STATO, AL DI LA' DEL PERICOLO!! Risultato: LA NOSTRA PROVINCIA HA DIMOSTRATO DI NON ESSERE CREDIBILE NEL 2008 (ANZI, DALL'AGIRE INQUIETANTE PER IL BENE COMUNE), figuriamoci se non lo è oggi, che è stata svuotata dalla Legge Del Rio, dalle sue uova d'oro.
Ebbene, nel Consiglio Comunale del 22.12.16, si è parlato di Liceo, dove il Sindaco Gabbanini si impegnava a fare seriamente una perizia sull'ex Marconi, che poi non ha fatto; anzi ha fatto una perizia per far dire che Via Catena era meno agevole di Fontevivo per edificare... lo avrebbe potuto dire anche il Geometra Pinco, anziche il rinomato studio ARCHEA !!! Ma la faccia, nella vecchia politica, nonusa più); il tutto per portare lo storico Liceo in altro luogo avulso dalla ragione e dalla cultura, nella piana industriale, alluvionale e trafficata! Quindi il Sindaco renziano si è dato la zappa sui piedi da solo! Alla consulta del 21.2.17 sul Liceo ha detto: "scusate cittadini, per il Liceo Marconi che purtroppo dovrà andare nella piana, ma decide la provincia... però la nuova perizia da tempi record, l'ha messa lui nelle mani della Provincia". SIC! Poveri noi... poveri valori perduti!).
Torniamo ora al problema FARMACIA e SCHELETRO di cemento di S.Minaito Basso. Al Consiglio di cui sopra si è parlato dell'altro argomento scottante: la Farmacia Comunale e lo scheletro presente ormai da anni nel centro di S.Miniato basso davanti alla Casa del Popolo (ove doveva sorgere la nuova farmacia), ove c'erano pini e pista di pattinaggio.
il Direttore Generale Luigi Giglioli è venuto in Comune a relazionarci sul bilancio annuale di previsione per il 2017 delle Farmacia Comunali. Ebbene, ha illustrato lo stato della causa civile per il recupero della fideiussione prestata dalla compagnia di assicurazioni Unipol-Sai, dell'inadempimento del Consorzio Etruria, che ha bombardato di cemento anche S.Miniato basso; ci ha informato che la Compagnia di assicurazioni ha proposto una somma a stralcio pari a circa 950.000,00 per chiudere la causa, somma pari a circa l'80% del dovuto. Ebbene il CDA Azienda Farmacie, ha pensato bene di definire l'offerta svantaggiosa... nel silenzio della maggioranza (??), in accordo con l'ente Comune, per un presunto rischio infrazione da parte della Corte dei Conti!!!
A tal punto ho riferito, che il prosieguo della causa (considerati gli altri gradi di giudizio), può durare altri 10 anni, e per qualsiasi cavillo, può anche andare male, e la somma di 950.000,00 euro pari all'80% del danno, potrebbe ben essere impiegata per riacquistare l'immobile-scheletro dal fallimento.
A tal punto, in Consiglio, espongo una semplice via di uscita; ovvero, come da registrazione che segue(https://www.youtube.com/watch?v=IipeFiSYXjg), col mio gruppo #Possibile espongo il caso al minuto 43.25, ove una semplice via di uscita dallo scempio di S.Miniato basso, potrebbe essere valutata da tutti; ovvero: accettando la proposta della Compagnia di assicurazioni di 950.000,00 euro, anzichè 1.080.000,00, nell'ambito della transazione, facilitata dalla causa da definire, il cui interesse alla definizione della questione è peraltro immanente per tutti, ottenere ad un prezzo modico, anche la restituzione dello scheletro da parte del Fallimento, con ciò potendo bonificando l'area invasa dal cemento e degradata, a favore della comunità.
Invece NO!!! Non si ascolta neanche! Ma qual'è l'interesse? Il territorio e i cittadini non meritano il decoro, il ripristino del territorio violato dagli affari? La tutela del paesaggio (ove si vuole ancora cementificare addirittura un altro liceo Marconi al Fontevivo, proprio davanti alla collina di S.Miniato e alla Rocca, dov'è? La qualità della vita che si vuole offrire ai cittadini è questa?
Mentre illustravo una via d'uscita Possibile! Gli uomini PD, tutti, incluso il direttore dell'Azienda Farmacie, guardavano le opposizioni, guardavano i loro telefonini, ansiosi di tornare nei loro consigli interni (sic!), e facevano spallucce! Col solito sorriso sulla bocca a presa di giro, annuivano dicendo: fantastico, ma c'è la Corte dei Conti! Quando fa comodo c'è la Corte dei Conti (per 100.000 euro rimessi, con la possibilità, peraltro di perderli tutti), quando non fa comodo la Corte dei Conti è latitante (vedi spostamento liceo per 7,4 milioni, quando il capannone in via di fallimento, ne costava 3,5 di milioni, in quel caso la Corte dei Conti, non c'era!!!).
Quando fa comodo (e ora guarda un pò fa comodo anche ai sindaci che si dovevano attenere ai precedenti protocolli d'intesa sul Liceo nella sua storica sede di Via Catena, Giulia Deidda, Gabriele Toti, Giovanni Capecchi Sindaco e al Pres. della Provincia Marco Filippeschi), c'è lo studio rinomatissimo Archea, a scoprire l'uovo di colombo: "un nuovo capannone sta meglio in una valle, piuttosto che su una colina"! Aggiungerei però un fatto, che il rinomatissimo studio Archea ha dimenticato: "Sulla collina c'è la storia, c'è l'ambiente idoneo per lo studio, c'è il paesaggio e c'è l'aria salubre, ambiente ottimo per i ragazzi, e per la loro socializzazione, confronto e studio", mentre "la valle di Fontevivo, è alluvionale, è trafficata, una costruzione deturpa il paesaggio, tappa la torre federiciana, e la Soprintendenza, come il Genio Civile sobbalzeranno; al di là dei costi oggi insostenibilii!! Ma lo studio n. 1 in Europa, ha scritto e dettato in appena 15 giorni il suo grande e approfondito studio, per gli amici PD. Devo dire che, dato che i tempi moderni ormai permettano tutto, al di là di ogni valore, al di là di ogni principio morale e legge, è comprensibile come essere lo studio il N. 1 oggi non basta più ad essere credibile (Vedi Renzi, vedi Trump!! Vedi Berlusconi, vedi progetto Expo!).
Risultato: a fronte di una buona volontà, seri studi e approfondimenti, rispetto dei protocolli, rispetto del passato, del territorio e degli studenti, del buon senso, della ragionevolezza, a cui la P.A. si deve uniformare , VIE DI USCITA NON COMPLESSE E COSTOSE VE NE SONO!
Ma: 1) per la farmacia, MEGLIO ASPETTARE 10 ANNI CON SCHELETRI IN CEMENTO PERENNEMENTE PRESENTI, PERCHè POI, I SOLDI PER IL RIPRISTINO DELL'AMBIENTE, SI Sà, NON CI SONO!!! Il tutto, per riprendere pochi euro in più dalla Compagnia di Assicurazioni (se tutto va bene); l'utile è utile! Ma la P.A non deve anche spendere qualcosa per tutelare i suoi cittadini! e il territorio da scempi e da affari sbagliati? L'Azienda Farmacia Comunale, non ha alcuna resposabilità di fronte al territorio deturpato?? Che dire, a ognuno la sua logica e la sua coscienza... BRAVI... per la cura degli affari!
2) per il Liceo, meglio progettare edifici nuovi in valli inidonee e, trafficate e alluvionali, per ben 15 milioni di euro (soldi che non ci sono, mentre il #Cattaneo cade a pezzi). fino ad arrivare al blocco dell'opera e alla perdita definitiva del Marconi, con danno irreparabile per tutto il comprensorio! Mentre il recupero dell'esistente, con lievi ampliamenti e di basso impatto paesaggistico, sarebbe sostenibile e fattibile in tempi brevi l'attuazione del Polo scolastico di San Miniato.