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Speciale Lineapelle 2017: tanti visitatori, ottimismo dalle associazioni di categoria

Il video-reportage degli inviati alla seconda giornata di Lineapelle: le parole dei protagonisti, dalla Zona del Cuoio a Milano!

Lineapelle riparte, siamo al secondo giorno e per la Zona del Cuoio è una vetrina mondiale. 1198 espositori da 44 Paesi, con i principali operatori dell’area-pelle presenti in fiera a Milano per una tre giorni di eventi dal 21 al 23 febbraio, una kermesse che promette di dare indicazioni importanti sugli scenari futuri del mercato conciario. Ritorna anche lo speciale su gonews.it, condotto da Maurizio Zini, per la produzione della Easy News Press Agency e Multimedia. Si ricorda che lo speciale andrà in onda anche su Sky Blu (canale 940) sabato 25 marzo dalle ore 14.00 alle ore 15.00 ed in replica domenica 26 marzo dalle ore 10.00 alle ore 11.00.

Lineapelle non è solo prodotti e tendenze, ma anche altro: è, per esempio, il concorso Amici per la pelle (dove la Toscana ha vinto in tutto e per tutto), è una fucina di idee e di talenti, è pure il punto in cui le associazioni di categoria tracciano una sorta di bilancio. Il futuro, almeno a livello umano, lascia ben sperare. Nel Comprensorio del Cuoio le scuole educano e adattano i ragazzi a un certo tipo di lavoro, radicandoli ulteriormente al territorio. Quali che siano le loro reali aspirazioni, gli studenti si attaccano fortemente alla pelle, intesa come materia prima. A Lineapelle si avverte questo cambio di rotta rispetto a una specie di alienazione o rassegnazione di qualche anno fa, quando la crisi era molto più tangibile.

Le nuove generazioni, dopo qualche iniziale difficoltà, hanno capito che il mondo della pelle aveva bisogno di rinnovarsi e per farlo necessitava di cambiamenti. Cambiamenti che, se si osserva il tutto da vicino, altro non erano che accorgimenti per riuscire a rendere più leggibile e ecologico il prodotto. C'è chi ha lavorato per sottrazione e ha fatto bene, andando contro a una commercializzazione del prodotto con meno qualità ma, ovviamente, su più larga scala: gli stand di Lineapelle con prodotti in arrivo dall'oriente erano più visitati perché più economici, ma la qualità del Made in Italy non si discute. E proprio su questo hanno fatto leva i conciatori toscani - ma anche quelli campani, veneti e marchigiani - per riuscire a tirare fuori la testa dal guscio della crisi.

Lineapelle unisce la sapienza del passato con una modernità non sfacciata, come si potrebbe pensare prima di entrare negli immensi padiglioni della fiera. Il glamour c'è ma si prediligono i fatti, mai come quest'anno. Le presenze non sono ancora quelle degli anni d'oro ma la strada intrapresa è buona, il brand migliora soprattutto per quanto riguarda la vendibilità all'estero. Facendo un giro tra gli stand si notano compratori dalla Spagna, dall'Asia, dagli Stati Uniti; dall'Italia un po' meno, ma tutto rientra nel percorso di crescita dopo i problemi economici. Da parte degli standisti della Zona del Cuoio trapela comunque entusiasmo per l'alto numero di visitatori in una babele di lingue che, vista dall'alto, assomiglia a una vera e propria città.

"Non ci aspettavamo così tanta gente. C'è richiesta di pellami dal comprensorio, le firme sono interessate e sono contentissimo. Siamo in prima linea, siamo il distretto più votato al mondo del lusso e da qui partiamo per le collezioni di tutto il mondo" ha affermato il presidente dell'Associazione Conciatori Franco Donati. Attenzione alle presenze ma anche alla tracciabilità del prodotto: "Abbiamo un codice etico ma lavoriamo affinché le cose fatte da noi siano a impatto zero". Sulla stessa lunghezza d'onda anche gli omologhi di Arzignano e Solofra, anch'essi distretti che lavorano per migliorarsi dopo i recenti anni bui.

Michele Matteoli, presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, ha riportato l'esperienza delle concerie sulla sponda opposta dell'Arno. "Per noi è stata una manifestazione interessante, sono tornati anche tanti sudamericani e i segnali sono positivi. C'è contentezza, c'è stata tanta gente e mi auguro che questo possa ripercuotersi sul lavoro" ha sottolineato Matteoli, mettendo in luce che una ripresa effettivamente c'è. Dal comparto conciario toscano arriva un ottimismo in controtendenza alle ultime edizioni di Lineapelle, ma mai come stavolta una controtendenza viene accolta con gioia.

 

dagli inviati Maurizio Zini e Gianmarco Lotti

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