Identità toscana: Codice Leopoldino e eccellenze regionali chiudono la Festa 2016

foto di archivio
Dalle stanze dell’Archivio di Stato alla sala Capponi di palazzo del Pegaso. Per la prima volta “la riforma criminale” del granduca Pietro Leopoldo del 1786 viene esposta in versione originale in Consiglio regionale (via Cavour 4). Sabato 25 febbraio alle 9.30, il presidente Eugenio Giani presenterà il Codice Leopoldino, ovvero la legge di riforma della legislazione criminale toscana. Con il codice si consolidò il diritto penale del Granducato di Toscana che con questa normativa fu il primo Stato al mondo ad abolire formalmente la pena di morte e la tortura. L’atto, di enorme rilevanza giuridica, storica ed etica inaugura un’epoca di riforme giudiziarie. Il fascicolo esposto, è quello con la stesura manoscritta definitiva del testo della riforma, che poi fu stampato da Gaetano Cambiagi.
L’iniziativa che rientra negli “Stati generali sull’identità toscana”, chiude la Festa della Toscana 2016 nel segno della “Modernizzazione e riforme di Pietro Leopoldo per una Toscana laboratorio di progresso e civiltà” e celebra le eccellenze della nostra terra, non solo nel passato ma anche nella contemporaneità. Alle 9.45 di sabato 25 febbraio, infatti, in auditorium, sempre a palazzo del Pegaso, ha luogo il convegno “Le eccellenze della Toscana”, un’occasione per far declinare l’identità toscana moderna da personaggi del mondo della moda, dell’imprenditoria, della letteratura, della cucina. A condurre la tavola rotonda in programma alle 11 sarà il giornalista Andrea Vignolini. Ad intervenire saranno Eugenio Alphandery, presidente dell’Officina farmaceutica di Santa Maria Novella; Andrea Calistri, artigiano della moda; Fabio Picchi, cuoco e scrittore; Marco Vichi, scrittore; Francesco Clementi, amministratore delegato della cooperativa L’Orologio.