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Referendum su voucher e appalti, Cgil in camper a Empoli per 'tutta un'altra Italia'

(foto gonews.it)

Questa mattina in Piazza Gramsci si è radunata la Cgil in vista del prossimo referendum riguardante la responsabilità solidale sugli appalti e l'abrogazione dei voucher. Lo slogan sponsorizzato dalla Cgil recita 'libera il lavoro con 2 sì, tutta un'altra Italia'. Ecco, qui sotto riportate, le interviste ai rappresentanti della confederazione.

Walter Marini (Fiom CGIL - delegato Sicep di Certaldo)

Voucher - "Questi due referendum sono fondamentali perché in una situazione dove il mondo del lavoro è precario, specialmente per i giovani, è necessario che i voucher vengano abrogati. Questi depotenziano le poche forme di lavoro esistenti che danno dignità alla persona e al lavoratore. I voucher erano nati per il lavoro accessorio, poi con il passare del tempo sono aumentati a dismisura fino ad arrivare, nel 2016, a 140 milioni di ore che sono diventati solamente la copertura di un lavoro nero. In questa situazione il lavoratore non ha diritto alle ferie, diritto alla maternità, permessi sindacali."

Appalti - "Oggi siamo in una situazione dove nelle varie aziende ci sono 3 o 4 tipi di contratti perché troviamo lavoratori che lavorano in appalto o subappalto e che non hanno i soliti diritti dell'azienda committente. Non hanno tutele come i lavoratori della ditta committente, hanno una paga inferiore, godono di minori diritti anche in materia di sicurezza. Il nostro obiettivo è che la ditta che viene presa in appalto abbia i soliti diritti e le solite tutele della ditta committente ed è per questo che vogliamo abolire quelle leggi che permettono l'esatto contrario, per cui ci deve essere un unico contratto di lavoro."

Sergio Luschi (CGIL - coordinatore per l'Empolese Valdelsa)

Referendum - "Abbiamo raccolto le firme per 3 referendum: la responsabilità solidale per gli appalti, i voucher che sono quelli che andranno al voto e quello sull'articolo 18. Inoltre avevamo raccolto le firme per la proposta di legge e di iniziativa popolare per lo statuto dei diritti dei lavoratori, noi sentivamo la necessità di modificare questo statuto perché nel mondo del lavoro, dove siamo arrivati a 47 modalità di assunzione, è evidente che c'è la necessità di provare a modificare qualcosa.

Milioni di persone, anche oltre il perimetro della Cgil, hanno apposto la loro firma per andare a presentare questi referendum. Poi la Corte ha deciso che il referendum sull'articolo 18 non sarebbe stato ammissibile perché, secondo noi, lo hanno considerato come propositivo e non come abrogativo. Per noi la battaglia contro l'articolo 18 continua. Oltre a quello abbiamo anche una proposta accessoria sul lavoro accessorio, che non può continuare ad essere un lavoro senza dignità, senza diritti, senza regole, senza tutele come è quello di oggi.

Abbiamo chiesto anche alle istituzioni politiche di darci la data in cui si andrà a votare.  Sappiamo che è un percorso difficile perché essendo referendum abrogativo la vediamo come una grande battaglia di civiltà contro una precarizzazione del lavoro che non è più sostenibile. Questo per noi è un elemento che tiene insieme più generazioni dai giovani agli ultracinquantenni che hanno perso il lavoro.

I voucher sono impiegati in tutti i tipi di lavoro, quando è nato poteva servire per determinate tipologie come per la vendemmia o la raccolta delle olive, oggi per norma è stato esteso per qualsiasi forma lavorativa ed è diventato un abuso insopportabile. Questi due referendum incidono sulla vita lavorativa di milioni di persone nel nostro paese, adesso sta al governo indicare il prima possibile una data per fare votare a questi referendum. Abbiamo anche chiesto che la data venga accorpata con quella delle elezioni amministrative.

Per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla carta dei diritti universali bastano 50mila firme e noi ne abbiamo raccolte un milione e 150mila così come nel referendum abbiamo raccolto 3 milioni e 300mila firme. Abbiamo raggiunto un risultato straordinario nel giro di anno. Siamo venuti in camper, uno dei 6 che gira per l'Italia. Ci sarà sicuramente un altro appuntamento in Valdelsa, probabilmente, ma ancora non sappiamo la data precisa".

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