Festa della Toscana: il Premio Ceppo a difesa dei valori

Eugenio Giani (foto gonews.it)

“Il Premio Ceppo, con Pistoia capitale italiana della cultura, acquista sempre più una dimensione elevata e ben si lega ai valori della Festa della Toscana”. Così ha esordito il presidente dell’Assemblea, Eugenio Giani, presentando in conferenza stampa a palazzo del Pegaso, l’ambito riconoscimento.

“E’ un onore dare il ‘la’ a questo evento, insieme al presidente del Premio Paolo Fabrizio Iacuzzi, che con passione ed entusiamo ha reso Pistoia punto di riferimento culturale di eccellenza nel trasmettere i veri valori” ha continuato, dando il benevenuto all’iraniana Marina Nemat, scrittrice bestseller e ambasciatrice dei diritti umani nel mondo. “La speranza di poter vedere l’Iran uscire dal torpore – ha affermato il presidente – è stata offuscata dalle prese di posizione di Trump”.

Come sottolineato dalla stessa Nemat: “Dal presidente americano arriva un messaggio di divisione, nel rappresentare un mondo distinto tra noi e loro”. Da qui l’importanza di difendere la libertà con tutte le forze. “Io che ho perso la libertà per un periodo della mia vita – ha testimoniato la scrittrice – so quanto sia preziosa: è come l’acqua che puoi sentire nel palmo della tua mano, una sorgente da conservare preziosamente”.

Col Premio Ceppo “la letteratura e la poesia volano alto sulle ali del Pegaso – ha affermato Iacuzzi – i vincitori dell’edizione di quest’anno trasmettono i valori civili e sono testimoni di un messaggio importante, di un progetto educativo che coinvolge oltre tremila ragazzi”. Come illustrato in conferenza stampa, in Consiglio regionale il Premio arriva con due iniziative.

Giovedì 23 febbraio, con la Lectio magistralis di Marina Nemat ‘Da Teheran a Toronto, dalla tortura all’accoglienza. La mia giovinezza raccontata agli studenti’. Il suo sarà anche il racconto di una rinascita che simbolicamente si ricollega al germogliare del Ceppo e al tema della rigenerazione di Pistoia Toscana Capitale Italiana della Cultura; ma il primo messaggio della lecture è rivolto a Donald Trump, in una lettera aperta con cui la scrittrice esprime il timore che i diritti umani tornino a essere calpestati con l’uso di una propaganda di odio e chiusura.

L’evento - che si tiene nell’ambito del Premio Ceppo Internazionale NonFiction, 61a edizione del Ceppo - è inserito nel programma della Festa della Toscana 2016, che al termine di questa settimana celebra la sua fase conclusiva con gli Stati generali dell’Identità toscana.

Martedì 28 febbraio, toccherà al poeta svedese Jesper Svenbro, vincitore di questa edizione del premio, tenere la Ceppo Piero Bigongiari Lecture, ‘Trittico lirico: Saffo, Rimbaud e Valentino Zeichen. Con un omaggio a Piero Bigongiari’. Alla lettura di martedì 28 si terrà anche un omaggio a Mario Luzi, nel dodicesimo anniversario della scomparsa: Svenbro leggerà in svedese alcune poesie del poeta fiorentino. Il nome della figlia di Saffo (Settegiorni Editore, Pistoia, 2017) è il titolo della nuova raccolta poetica di Jesper Svenbro, pubblicata in anteprima mondiale per il 61° Premio Letterario Internazionale del Ceppo, in traduzione italiana con testo svedese a fronte, nella nuova collana “Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia”, a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi e con introduzione e traduzione di Maria Cristina Lombardi.

Se Marina Nemat narra come da vittima di persecuzione è diventata portavoce della lotta alla tortura, Jesper Svenbro diventa migrande tra i migranti, per accogliere gli ultimi e i vinti e tributare loro tutti gli onori. Un messaggio di rinascita che ben si lega anche al vincitore del premio per l’infanzia e l’adolescenza, Fabio Geda, che attira i giovani lettori con la storia del bambino migrante.

Il respiro internazionale del Premio trova la sua massima espressione nel riconoscimento dedicato alla memoria del poeta e critico Piero Bigongiari che ogni anno viene assegnato a un poeta straniero, con particolare attenzione alla poesia.

Tra le nazioni ospitate nelle precedenti edizioni del Premio Ceppo Internazionale Bigongiari, il 2008 è stato l’anno del Perù con la consegna del premio allo scrittore Mario Vargas Llosa (vincitore poi del Premio Nobel nel 2010), la Spagna col poeta Antonio Carvajal Milena nel 2010, nel 2011 il Marocco di Mohammed Bennis, nel 2012 la Cina di Zhai Yongming, nel 2013 la poetessa angolana Paula Tavares, nel 2014 Jorie Graham dagli USA, il 2015 l’India con Arundhathi Subramaniam e il 2016 il russo Sergej Zav’jalov.

Fonte: Consiglio Regione Toscana

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