Corecom: si ampliano le incompatibilità per i componenti


 

Si amplia il regime di incompatibilità per i componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom). All’unanimità la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd) ha licenziato con parere favorevole una proposta di legge presentata dai consiglieri del gruppo M5S, primo firmatario Enrico Cantone.

Le incompatibilità previste dalla nuova disciplina sono politiche ed economiche. Ecco le politiche: membro del Parlamento europeo ed italiano; del Governo; dei Consigli e delle Giunte regionali, provinciali e comunali; Presidente di Regione e Provincia; Sindaco; Presidente e Direttore di enti pubblici, anche economici, nominato da Governo, Parlamento, organi regionali, provinciali e comunali; componenti di organi esecutivi di partiti o movimenti politici a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale.

Ecco le incompatibilità economico-professionali: amministratore, socio, dipendente di imprese pubbliche e private operanti nel settore radiotelevisivo, delle telecomunicazioni, dell’editoria anche multimediale, della pubblicità, della rilevazione dell’ascolto e del monitoraggio della programmazione; coloro di cui lo stesso Corecom si avvalga nelle attività di conciliazione e definizione delle controversie relative ai servizi di telecomunicazione; ai titolari di rapporti di consulenza o collaborazione con i soggetti sopra indicati.

I soci risparmiatori delle società di capitali e delle società cooperative non versano in situazione di incompatibilità.

Negli ultimi anni l’attività del Corecom si è molto estesa per le varie funzioni delegate dall’Autorità, basti pensare alle conciliazioni e alla risoluzione delle controversie telefoniche. In larga parte sono attività svolte dagli uffici, ma spesso sono delegate a professionisti esterni, ai quali appunto l’incompatibilità è stata estesa.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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