Villa Basilewsky tra passato e presente, ma il futuro?

foto di archivio

È stata fino a poco tempo fa osservata speciale della politica fiorentina perché ritenuta dalla comunità islamica, per bocca del suo portavoce, il luogo ideale per la tanto agognata moschea, fino a poco tempo fa perché poi si è consumata una completa e definitiva retromarcia del Comune. Cosa sta dietro a questa contrarietà improvvisa, inaspettata dopo tanti colloqui con Iezzidin Elzir? 

Il sindaco si è reso conto adesso del problema del traffico? Il sindaco cade dalle nubi. Viene da domandarsi di quale città sia sindaco Nardella se si rende conto adesso del problema traffico dall'inizio dei lavori per la tranvia nelle vicinanze di viale Strozzi. C'è solo la motivazione del traffico? A mio modesto parere c'è dell'altro, c'è molto di più.

Stiamo parlando di Villa Basilewsky.

Ho passato alcuni giorni all'Archivio Storico del Comune di Firenze e lì ho rinvenuto della documentazione inerente Villa Basilewsky che può dare delucidazioni sul suo utilizzo. È stata un'esperienza indubbiamente istruttiva: è stato come toccare la storia. Forse qualcuno del Comune ha fatto le mie stesse ricerche: forse così si spiega la retromarcia.

Il Comune già dagli albori del Novecento riconobbe lo “scopo umanitario e di pubblico beneficio” come si legge negli atti del 1918, accettò la richiesta di Petr Aleksandrovic, figlio di Olga, di fondarvi la Pia Istituzione di Beneficenza Olga Basilewsky approvata con Regio Decreto che aiutava i poveri nel pagare l'affitto, passata poi sotto la Congregazione di Carità, consentì la costruzione di due padiglioni per i veicoli al fine di far entrare velocemente i malati (8 giugno 1918); questo solo per fare alcuni esempi. Una storia di beneficenza che non deve andar perduta. Un passato che indica la via.

Questo è stato il passato di Villa Basilewsky, un passato di beneficenza verso i malati e gli indigenti e questo dovrà essere il suo futuro. Questo sarebbe il modo migliore per rispettare la volontà di Olga Basilewsky benefattrice della nostra città. Nessuno tocchi Villa Basilewsky!

Fonte: Lorenzo Somigli

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