Una domenica pomeriggio all’insegna della musica corale alla Fondazione Tronci in corso Gramsci 37 con il coro diretto dalla M°Sandra Pinna Pintor.
Il concerto promosso dal Centro di Formazione Musicale si terrà il 19 febbraio alle 17.00 e sarà ad ingresso gratuito. Gli eventi organizzati dall’Associazione Culturidea però non si fermano qui perché martedì 21 febbraio ci sarà la conferenza del prof. Giampiero Giampieri su un tema prettamente pistoiese.
Coro giovanile pistoiese
Argomento della lectio sarà il pistoiese Francesco Bracciolini uomo di lettere che visse “pericolosamente” tra papi e antiche divinità. Nativo di Pistoia, il Bracciolini, iniziò a dedicarsi alla scrittura a Firenze: a Milano entrò a servizio dell'arcivescovo Federico Borromeo; fu poi segretario a Roma dei cardinali Maffeo Barberini e, dopo l'elezione di questi al soglio pontificio (1623), di suo nipote Antonio. Fu anche poeta di corte sempre sotto i Barberini, (una stella minore del sofisticato circolo letterario che attorniava il Papa), e fu l'autore dello schema iconografico del soffitto di Palazzo Barberni affrescato da Pietro da Cortona; sebbene il suo testo non sia stato ancora scoperto, è chiaro che egli aveva inventato un'intricata storia in termini di allegoria, mitologia e concetti emblematici. Notevole successo ebbero i suoi poemi la Croce riacquistata e la Roccella espugnata, di ispirazione tassesca, L'Elettione di Urbano Papa VIII, e l'Istituzione della vita civile, in endecasillabi sciolti. Tutte queste attività non potranno che portare al giovedì e la Fondazione Luigi Tronci per questo giorno ha predisposto un ricco calendario jazz. Giovedì 23 febbraio sempre alle 21.20 sarà la volta del “Gianni Zei Tribalgezz”.
Il trio composto dal chitarrista Gianni Zei, percussionista Piero Borri, Valentina Bartoli all’organo Hammond presenterà un programma di assoluto rispetto. La serata che prevede un biglietto di ingresso di 5 euro consisterà in un percorso musicale ad alta tensione ritmica. Il Tribal Jazz che, fonde ritmi e movenze tribali con quelli vicini alla nostra cultura, nasce dall'osservazione di vari stili di danza e musica, presenti presso popoli diversi e dalla riscoperta di forme di movimento rimaste immutate nel tempo perché legate ai riti e alle feste popolari.
Valentina Bartoli
Questo stile propone lo studio del respiro, un nuovo modo di vedere il mondo sia animale che vegetale. Una visione che trae origine nelle danze più antiche e mitologiche, quando attraverso il movimento si ricercava il divino. Una relazione tra uomo e natura fatta con movimenti che si instaurano solo dopo un’attenta ricerca individuale che unisce corpo e mente. Il corpo si muove in maniera naturale, durante questa danza eseguita solo con la musica degli strumenti dal vivo, i muscoli si distendono, si allungano, si eliminano tensioni e si cerca di ottenere dei benefici sia fisici che mentali.
Fonte: Ufficio Stampa Culturidea
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