Sarebbero tra i 120 e i 140 gli 'esuberi' previsti alla Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi). Il dato è emerso nel corso di un incontro tra i vertici della banca e i sindacati nella quale si doveva fare il punto sulla lunga trattativa per la sottoscrizione dell'aumento di capitale. E proprio per quel che riguarda la trattativa emergono importanti novità: sembra infatti che si stia aspettando a breve "un'offerta vincolante".
I due gruppi molto vicini alla chiusura della trattativa sarebbero il fondo anglo-panamense Barents Re e il banchiere Vincenzo De Bustis. Quest'ultimo, che sembrava essersi defilato dopo il dietrofront di uno degli investitori che formavan il gruppo, sarebbe invece pronto a chiudere. Tra i soggetti interessati ci sarebbe anche Crédit Agricole Cariparma. Da parte di Carismi non esisterebbe in linea di massima una 'preferenza', ma è certo che allo stato attuale Barents Re e De Bustis sono in una fase più avanzata della trattativa ed è molto probabile che a breve arrivi l'offerta definitiva.
L'operazione Barent Re sarebbe portata avanti sotto supervisione della Banca d'Italia e l'offerta prevederebbe l'intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi su una parte dei crediti deteriorati, frutto di un accordo tra Barents Re e il Fondo stesso.
Crédit Agricole Cariparma è probabile presenti anche l'offerta per Carim e Cassa di Cesena. In questo caso l'acquisizione di Carismi sarebbe integrata in un piano più ampio che coinvolge anche altri istituti bancari.
Per quel che riguarda gli esuberi, è certo che i dipendenti coinvolti usufruiranno dell'accompagnamento pensionistico per un periodo che non potrà superare i 7 anni, così come previsto per legge. I sindacati stanno discutendo con l'Istituo di credito per limitare al minimo l'impatto sui dipendenti. Il numero oscilla tra i 120 e i 140, ma il dato preciso è ancora incerto, anche perché, come abbiamo visto, è incerto l'esito della trattativa: sarà infatti il nuovo finanziatore a redarre il piano industriale e di conseguenza a decidere su che base attuare la riduzione dei costi. Un taglio che comunque è previsto da tutte le offerte finora messe sul tavolo.