Commissariamento Sei Toscana, Valentini: "Ora importante efficienza e servizio regolare"

Bruno Valentini (foto gonews.it)

A seguito della recente istanza al Prefetto di Siena da parte di ANAC per il commissariamento di SEI Toscana, la società che si occupa della gestione integrata dei rifiuti nell’ATO 6 Toscana sud, il gruppo consiliare Siena 5 Stelle ha rivolto, nella seduta consiliare di venerdì scorso, 10 febbraio, un’interrogazione al sindaco Bruno Valentini per sapere "se, in qualità di membro dell’assemblea dei sindaci dell’ATO 6 Toscana sud e di rappresentante istituzionale di Siena, intenda rivedere le sue posizioni in merito all’ATO e appoggiare la richiesta di ANAC".

Pinassi, durante l’illustrazione in aula, ha richiamato l’inchiesta della Guardia di Finanza "che ha investito altre figure delle società aggiudicatarie, come SEI Toscana e Sienambiente, ponendo dubbi sulla stessa legittimità della gara di affidamento del servizio, sulla quale, invece, si è più volte espresso il sindaco dichiarando che avremmo dovuto vantarci di questa gara a evidenza pubblica . A quanto risulta dalla stampa – ha proseguito – ANAC ipotizza l’esistenza di un sistema illecito volto a favorire il raggruppamento societario che poi è risultato vincente, attraverso accordi collusivi tra controllori e controllati: pare che siano state inserite clausole per scoraggiare nuovi operatori e favorire, invece, quelli che erano già coinvolti nelle attività di recupero e smaltimento rifiuti nel territorio senese, come Sienambiente".

Il sindaco Bruno Valentini ha risposto che "ANAC, dopo essersi relazionata con i nuovi vertici di SEI Toscana, opportunamente ed integralmente rinnovati, ha interessato il Prefetto di Siena, che mi auguro di conoscere tra pochi giorni, in relazione ai provvedimenti da assumere sull’eventuale commissariamento di SEI. Ho già detto in altre occasioni che le accuse mosse dalla Procura di Firenze alle persone e alla gara erano talmente gravi che meritavano un approfondimento e una delle soluzioni possibili. che auspicavo, era che fossero inseriti nel CdA di SEI Toscana dei membri scelti dall’ANAC per controllare l’applicazione del contratto. E’ da tenere presente che l’eventuale commissariamento riguarderebbe solo la parte di attività di SEI, comunque prevalente, afferente il contratto di servizio che discende dalla gara".

Il sindaco ha sottolineato come la cosa più importante sia l’efficienza e la regolarità del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti: "Su questo non transigiamo: non accetteremo che nessun sacchetto della spazzatura rimanga per strada perché peggiora il funzionamento della società, qualsiasi sia il provvedimento che viene assunto". Quanto agli oltre mille dipendenti della società, "non hanno niente da rimproverarsi e niente deve intaccare il loro diritto al lavoro e la loro retribuzione".

"Dopo tanta insistenza da parte mia – ha proseguito – l’ATO 6 Toscana sud ha optato per l’emanazione del bando per la selezione del nuovo direttore, al quale chiediamo di aiutare l'ATO ad esercitare una penetrante azione di monitoraggio sul servizio. Anche se una famiglia di Siena di quattro persone è quella che paga le tariffe più basse in tutte le città medie ne grandi della Toscana, vogliamo sapere se c’è anche un solo euro di costi impropri che sono finiti in bolletta. Dobbiamo essere certi che i nostri contribuenti paghino tariffe congruenti con i costi effettivi di raccolta e smaltimento, tendenzialmente da ridurre grazie alle economie di scala della gestione allargata a cento Comuni".

Quanto al possibile commissariamento, il sindaco ha sostenuto che "consiglio prudenza a chi ipotizza possibili risparmi con questo scenario, perché i commissari rispondono al Codice Civile, e ovviamente all’Anac, con l’obiettivo principale di regolarizzare il funzionamento della società e controllare il rispetto della legge".

Nel merito dei processi industriali, Valentini ha sostenuto che "abbiamo bisogno di un sistema e di una società che funzionino per far sì che gli obiettivi della raccolta differenziata vengano raggiunti e soprattutto che sfocino in un effettivo riciclaggio. L’obiettivo vero non è tanto quello della raccolta differenziata in sé, ma è quello del recupero reale dei rifiuti differenziati perché ci sono Comuni in Toscana che hanno alte percentuali di raccolta differenziata, ma che hanno percentuali più basse di Siena sul riciclaggio effettivo, perché non sono supportati da una rete di impianti efficace".

Sulla procedura di gara a evidenza pubblica, Valentini ha affermato che "siamo stati i primi in Italia ad affidare il servizio attraverso una procedura che al tempo ci sembrava trasparente, al contrario delle ambiguità degli affidamenti diretti, che sono la modalità imperante in questo Paese. Se guardiamo alla Toscana, vediamo un quadro di grande incertezza, con Firenze dove la costruzione del nuovo inceneritore è stata bloccata dal Tar e SEI Toscana che è stata esclusa dalla gara, vinta dalla società in house Quadrifoglio. Mentre a Livorno il direttore dell'Ato ha annullato la gara per la concessione ed è tutto in alto mare, con un servizio frammentato in dieci gestori. Il Comune – ha concluso il sindaco – cerca sempre il meglio per i servizi da dare ai nostri cittadini, come abbiamo fatto nel caso dell’illuminazione pubblica, scegliendo attraverso il sistema Consip piuttosto che prorogare il gestore che è una società partecipata".
Pinassi ha sostenuto che "il fine non giustifica i mezzi: la gara non è andata come doveva e la stessa nota ANAC sostiene che alcuni operatori sono stati favoriti. Inoltre – ha concluso il consigliere – con gli affidamenti esterni la città perde know how sulle modalità di erogazione dei servizi e sulla loro gestione; il Comune, per rispondere ai criteri di efficienza, rischia di diventare soltanto una stazione appaltante".

Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa

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