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Rifiuti, "quote squilibrate su Firenze": opposizioni contro il gestore unico Alia

(foto gonews.it)

Publiambiente "svenduta per logiche di potere" nel nuovo gestore di raccolta e smaltimento rifiuti dell'area Firenze-Pistoia-Prato, ripartizione delle quote di Alia secondo logiche che non rispondono dei servizi del territorio, rischio per la tendenza a diventare un'azienda privata. Questi i punti su cui è stata indetta la conferenza stampa delle opposizioni empolesi e pistoiesi oggi, sabato 11 febbraio, nel municipio di Empoli. Una corsa contro il tempo, prima che Alia diventi operativa il 24 febbraio, dopo l'approvazione delle modifiche dei patti parasociali voluti dall'amministrazione pistoiese.

Presenti Dusca Bartoli (Fabrica Comune), Damasco Morelli, Beatrice Cioni e Alessandro Borgherini (Ora si Cambia), Andrea Poggianti (Centrodestra per Empoli), Matteo Palanti (Linea Civica) a nome di Montelupo e della Città Metropolitana, per la parte pistoiese Massimiliano Sforzi (ex Sel, ora Gruppo Misto) in rappresentanza dei colleghi d'opposizione Movimento 5 Stelle e Pistoia Domani.

Ecco riassunta la vicenda secondo le parole dei consiglieri.

L'antefatto - Nel 2012 si decide di assegnare mediante gara il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti dell'ambito territoriale comprendente la Provincia di Firenze, Prato e Pistoia. Questo nonostante la presenza di quattro aziende interamente possedute dai comuni, che già svolgevano il servizio sull’intero territorio, sia di raccolta che di gestione dei pochi impianti di trattamento e smaltimento presenti sul territorio.

"La gara di affidamento espletata nel 2016 viene 'opportunamente' vinta dal raggruppamento temporaneo d’impresa tra i 4 gestori attuali delle varie zone dell’ATO Toscana Centro, con l'impegno a costituire in caso di vittoria una nuova azienda (ALIA) .

'Opportunamente' perché il rischio di perdere l'appalto avrebbe portato l'improvvisa liquidazione delle aziende pre-esistenti, con conseguenze devastanti: licenziamento dei dipendenti, complesse regole di subentro nella proprietà dei mezzi, degli impianti e dei relativi debiti ecc", spiega Bartoli.

"Rispetto ad una gara sì fatta - continua - sarebbe stato più credibile l’assegnazione diretta al nuovo soggetto". Siamo quindi alla fase di fusione dei quattro gestori in un'unica azienda, che avverrà per confluenza di Publiambiente (Empoli e Pistoia), ASM (Prato) e CIS (Montale) in Quadrifoglio (Firenze e limitrofi).

Per fondersi bisogna stabilire il valore di ciascuno dei soggetti che confluiscono, così da ripartire le quote azionarie della nuova azienda (ALIA) in maniera corretta.

Le quote che non tornano - Il metodo per ottenere le quote azionarie è quello del patrimoniale semplice: il valore corrisponde con i beni immobili. "Quindi chi ha fatto una politica di investimenti ha un maggior peso rispetto a chi non lo fa fatto. Nelle società complesse contano anche la redditività che sei in grado di generare e il know-how che porti in dote", afferma Morelli.

"Inoltre - prosegue - il metodo patrimoniale viene considerato dai bilanci di ognuna delle quattro aziende, senza stime peritali ulteriori, con un metodo eterogeneo che può portare a distorsioni. Il fatto di non ricorrere al bacino di utenza ma al patrimonio ridimensiona le cose: Publiambiente ad esempio da una quota del 28% arriva all'11%. Per di più lo si fa senza procedere a stime peritali, ma ricavando i valori patrimoniali dalle iscrizioni a bilancio, che non garantiscono neppure omogeneità di metodo".

Quadrifoglio pigliatutto - "La politica di accantonamento di utili - continua -, in vista della costruzione di Case Passerini, ha portato a un aumento in tariffa per chi usufruisce del servizio ma anche un peso patrimoniale che andrà sicuramente a incidere su Alia.

Se ci saranno utili la penalizzazione di partenza si proietterà nel tempo ed ogni anno risorse dei cittadini dell’empolese e del pistoiese saranno, di fatto, trasferite a Firenze. Se siamo sottostimati nel capitale aziendale (diciamo abbiamo l’11 quando dovremmo avere il 28%) ogni volta che verrà ripartito qualcosa perderemo in proporzione. Ogni 10 euro ripartiti ne prenderemo 1 anziché 2,8 e se si parla di milioni ognuno è in grado di fare le debite proporzioni".

La proposta - Bisogna riparametrare la rappresentanza nel capitale sociale della nuova azienda, raggiungendo una quota vicina a quella che Publiambiente aveva nell’associazione temporanea d’impresa e riconoscere eventuali apporti differenziati di patrimonio, che ci sono, come prestito oneroso da restituire nel tempo.

"Avere poco peso - affermano i presenti - significa avere poca incisività decisionale e anche le ricadute in termini di collocazione di servizi e di posti di lavoro sul territorio, ne risentiranno. Intanto si parla già di non conferma dei contratti precari di una serie di figure, mentre il consiglio comunale di Firenze annuncia che assorbirà in Quadrifoglio gli esuberi di SAS, azienda comunale, come se ALIA fosse roba solo sua.

Una miopia preoccupante, della classe dirigente locale che non è chiaramente in grado o non vuole difendere l’autonomia e gli interessi  dei nostri territori, mai come oggi subalterna.

Una subalternità tutta giocata nelle filiere di potere del PD in cui si decidono le carriere personali dei notabili locali".

Qui Pistoia - Sforzi ha espresso anche le voci di dissenso da Pistoia e dall'area di Montale-Agliana. "Con Alia sorgono altri problemi. Cosa si vuol fare con la raccolta differenziata? A Pistoia siamo ancora molto indietro. Altro problema l'inceneritore di Montale, il quale ha la scadenza per la dismissione nel 2023. Con Alia l'inceneritore di Montale verrà chiuso? Senza Case Passerini a Firenze non ci sono altre strutture".

Nei prossimi Consigli comunali - A Empoli il 20 febbraio si voterà per l'entrata in Alia dopo la riscrittura dei patti. Ha fatto discutere la mancanza dei documenti per i consiglieri su cui votare e approvare l'entrata in Alia. Poggianti ha commentato: "La relazione per sapere la modifica delle quote con la modifica del patrimonio secondo il codice civile deve essere preventivamente messo a conoscenza dei soci, ossia i Comuni. Questa relazione è venuta fuori pochi giorni prima dell'approvazione. Questa chiusura verso i soci dà adito a molti sospetti, e questa accelerazione fa nascere la nostra contestazione". 

Elia Billero

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