La Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio in convegno per una città diversa. Presente Alberto Asor Rosa

Il professor Asor Rosa

La Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio, assieme a diversi Comitati di cittadini operanti sul territorio comunale, convocano una conferenza stampa sabato 11 febbraio 2017 alle ore 14.00 presso il teatro Affratellamento in via Gian Paolo Orsini 73 per illustrare temi e finalità del convegno che si terrà a seguire e di cui poniamo sotto il programma.
Saranno presenti il presidente onorario della Rete Alberto Asor Rosa, il presidente Paolo Baldeschi ed esponenti di comitati.
Il tema del convegno è la politica della città, per la precisione Firenze, vista soprattutto nel suo territorio comunale.
L’obiettivo primo degli interventi e del dibattito vorrebbe essere quello di dimostrare che esiste un modo totalmente diverso di pensare e di agire la convivenza, molto diverso da quanto propongono le amministrazioni comunali che si sono succedute.
I protagonisti delle proposte sono i Comitati che, numerosissimi, agiscono sul territorio. Questi sono ovviamente frammentati, ma portatori di forti critiche all’azione del Comune e degli altri enti locali toscani. Sono anche forti promotori di soluzioni diverse, portatori di una progettualità alternativa a quanto esiste.
Questo convegno è anche il tentativo di dare una raffigurazione collettiva di ciò che si muove tra gli abitanti della città. Avvicinare i problemi e le varie vertenze, talvolta lontane tra loro, non crea un disordinato collage, ma dimostra che nessuno meglio dei cittadini può determinare come dovrebbe essere il luogo abitato, che esiste già una feconda e armonica progettualità.
I temi che saranno toccati sono molteplici: si va dalle critiche alle devastanti politiche di privatizzazione al disastro della mobilità, dal problema della casa negata a quello dell’organizzazione  urbana, dai disagi di un turismo alieno e distruttivo al tema della desertificazione del centro storico, dal trionfo della rendita alla difficoltà di vivere in una città immolata alla speculazione.

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