Posta a giorni alterni, Fantozzi: "Disservizio annunciato da fermare subito"

Vittorio Fantozzi

"La consegna della posta a giorni alterni, scelta unilaterale di Poste Italiane imposta ai nostri comuni, è un fallimento annunciato. Un fallimento emerso con ancora maggiore chiarezza nell'incontro avvenuto a Palazzo Ducale, tra i Dirigenti di Poste Italiane ed i Sindaci, dove i primi hanno potuto raccontare una versione edulcorata, a tratti menzognera, di un servizio che ha creato disagio ovunque sia già stato sperimentato in Italia ed i secondi che, fin troppo supinamente, lo hanno accettato rimettendosi fideisticamete ad un promesso vago monitoraggio.

Non c'è di che stupirsi dei sindaci Pd presenti all'incontro visto che il piano aziendale, da cui emana il servizio di consegna a giorni alterni della corrispondenza, di Poste Italiane, ha trovato l'avvallo politico del governo Renzi che ha privilegiato il loro settore finanziario rispetto alla distribuzione postale e resta semmai da chiedersi quanto ancora la tessera del partito, specie quella dei sindaci, conterà più del territorio e dei cittadini della nostra provincia. A lungo, possiamo rispondere subito, senza dover attendere un giorno si ed un giorno no.

La consegna della posta a giorni alterni, oltre ad essere penalizzante per il territorio lucchese, è incoerente rispetto agli obiettivi del pubblico servizio e palesemente in contrasto con la direttiva comunitaria che prescrive come il servizio postale debba almeno garantire consegna e ritiro della corrispondenza per cinque giorni a settimana per tutti i cittadini dell'Unione e come esso rappresenti, specie per le zone remote, montane o scarsamente popolate un elemento di coesione sociale. Un servizio, inoltre, che ha assunto un valore universale e per il quale Poste Italiane riceve da tempo un contributo dallo Stato per coprire parte dei costi.

Sperimentata da oltre un anno in Italia, questa procedura ha creato disservizi e disagi conclamati e, tra le proteste di cittadini ed imprese, è passata dai banchi dei consigli comunali, provinciali e regionali fino in Parlamento con interrogazioni precise. E così sarà per noi, perché di questa situazione, avviserò personalmente i consiglieri regionali ed i deputati nazionali vicini al territorio lucchese.

Laddove introdotta la consegna alterna sono stati riscontrati ritardi nella consegna delle bollette, che arrivano già scadute, quindici giorni per consegna di una raccomandata mentre gli stessi operati di Poste Italaine, attraverso note sindacali, ufficiali hanno denunciato la crescita di lettere in giacenza, depositi saturi, ritardi nelle consegne ma anche, cosa assai grave, l'aumento di infortuni fra gli operatori chiamati ad un lavoro immane.

L'esperienza recente della chiusura unilaterale degli uffici postali, anche e non solo nella nostra provincia, con i piccoli comuni costretti a coprire con risorse pubbliche ingenti spese legali per vincere ricorsi in cui vedersi riconosciuto il diritto ad avere un servizio postale, ci ha insegnato che l'unico modo per dialogare con Poste Italiane è stato nelle aule di tribunale, dove hanno poi preso torto proprio perché le loro motivazioni di fare economie non possono prevalere sul servizio che sono chiamate a garantire.

Non possiamo accettare passivamente questa riorganizzazione che rischia di creare gravi disagi alle nostre comunità ed alle nostre attività ed imprese, editori di giornali inclusi, soprattutto ai tanti anziani non certo abituati ad utilizzare i servizi telematici. A Poste Italiane, che viene a parlaci di dialogo dopo aver preso una decisione unilaterale, comunicata alle amministrazioni comunali senza per mezzo di una lettera arrivata nel periodo natalizio, occorre chiedere di fermare l'avvio di questo annunciato disservizio finché a livello governativo la questione non sarà risolta evitando da subito disagi ulteriori alla nostra quotidianità".

Vittorio Fantozzi, sindaco di Montecarlo

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