Stato e Repubblica fra laicismo e democrazia al centro del nuovo seminario

Una riflessione sulla laicità dello Stato anche alla luce dei Patti Lateranensi, siglati l’11 febbraio del 1929 e acquisiti nell’articolo 7 della Costituzione italiana, è al centro dell’appuntamento Stato e Repubblica fra laicismo e democrazia venerdì 10 febbraio (ore 17) a Palazzo Pretorio.

Si tratta del secondo incontro della rassegna Parole senza idee, idee senza parole. Il pensiero e la politica tra Otto e Novecento a cura di Federico Lucarini, docente di Storia delle istituzioni politiche dell’Università del Salento e membro del comitato scientifico di Palazzo Pretorio

Protagonisti del seminario sono lo storico e saggista Aldo Alessandro Mola, docente dell’Università Libera di Bruxelles e Michele Marchi, docente di storia contemporanea dell’Università di Bologna.

La laicità dello Stato era contenuta nello Statuto albertino del 1848. Essa venne incrinata, ma non sovvertita nei suoi fondamenti, dalla “Conciliazione” del 1929: i Patti Lateranensi, acquisiti nella Costituzione e modificabili per intesa tra le parti contraenti, senza procedimento di revisione della Carta. Partendo da queste considerazioni l’incontro indagherà sulle motivazioni di questa scelta e sui suoi effetti.

Il ciclo di seminari di cultura politica Parole senza idee, idee senza parole. Il pensiero e la politica tra Otto e Novecento, promosso con la collaborazione di Comune di Prato e di Pin – Polo universitario pratese, che approfondisce la conoscenza del presente partendo dalle riflessioni della storia passata conta complessivamente sette appuntamenti, fra gennaio e aprile. Fra i relatori un parterre di intellettuali, storici e docenti di università italiane e straniere a partire da Marco Tarchi, Giacomo Marramao, Giuseppe Vacca e Diego Fusaro insieme a molti altri. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero. Il prossimo incontro è previsto per venerdì 24 febbraio ore 17 (sempre a Palazzo Pretorio), con Alessandro Bianchi e Giovanni Orsina sul tema Il liberalismo europeo tra il dopoguerra e il crollo del muro.

Fonte: Comune di Prato - Ufficio Stampa

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