Banconote false, 4 arresti: in auto avevano migliaia di euro in pezzi da 50

La banda delle banconote false è stata finalmente arrestata dai carabinieri di Empoli. Quattro persone sono state bloccate a Sovigliana di Vinci, all'interno di un'auto. Nel mezzo sono state trovare nascoste un migliaio di euro in tagli da 50, ovviamente falsi, pronti per essere spesi nei negozi della zona.

Le segnalazioni dei giorni scorsi in tutto l'Empolese Valdelsa ha portato ad indagini approfondite da parte dei militari, i quali ora stanno verificando se tutti questi episodi sono da ricondurre ai quattro delle banconote false.
I quattro in questione sono R.A., 44 enne, di origini calabresi residente in Toscana, G.B., 36enne napoletano, C.B. 23enne e M.B. 27enne nati e residenti in Toscana. Sono stati arrestati per spendita di banconote falsificate.

Gli esercenti dei negozi dove i truffatori si sono serviti hanno tutti riferito ai carabinieri che i quattro si presentavano nel loro esercizio dei ragazzi i quali, dopo aver scelto articoli di poco valore, pagavano la merce con banconote sempre di valore di molto superiore all’importo dovuto (quasi sempre con un pezzo da 50 €) e una volta ricevuto il resto si allontanavano velocemente, così che il commesso di turno o il proprietario non potesse verificare la veridicità della banconota.

La beffa era quindi doppia: via la merce con soldi falsi. Le descrizioni dei commercianti di due di loro ha permesso l'individuazione di loro da parte dei carabinieri dell’aliquota radiomobile ieri pomeriggio. I quattro si sono accorti della presenza dei militari e sono scappati, in quel di Sovigliana, andandosi a infilare in una stradina secondaria. Dopo un breve inseguimento sono stati fermati e bloccati. L'auto, è stato scoperto successivamente, era presa a noleggio, elemento di difficoltà in più durante lo svolgimento delle indagini.

Durante la perquisizione la ragazza, M.B., aveva nella manica del giubbotto una banconota da 50 euro, tutta accartocciata, perché la stava nascondendo alla vista dei carabinieri. Sotto il sedile posteriore invece è stata trovata una busta contenente ben 22 banconote da 50 euro, falsificate molto bene e che riportavano due soli numeri di serie.

L’ipotesi maggiormente accreditata è che i due ragazzi più giovani, entrambi toscani, fossero utilizzati dal napoletano e dal calabrese residente in Toscana per spacciare le banconote false grazie alle loro facce pulite. I due giovani, essendo del posto, non avrebbero destato sospetto agli occhi dei commessi e dei titolari dei negozi visitati per il loro accento.

Il calabrese e il napoletano invece potrebbero essere i soggetti che avevano assoldato i giovani per riciclare il denaro. Gli immediati accertamenti hanno già dato i primi riscontri positivi. Due commercianti truffati hanno subito riconosciuto le due 'facce pulite'. Per la precisione i due episodi erano avvenuti il 26 gennaio scorso, il primo a Fucecchio, all’interno di una trattoria, mentre il secondo presso un bar di Lamporecchio
.
Nel caso vi fossero stati altri episodi di spendita di monete contraffatte, l’invito che i Carabinieri rivolgono ai cittadini è quello di contattare al più presto le Stazioni Carabinieri competenti per territorio, al fine di accertare l’eventuale coinvolgimento degli arrestati in altre truffe.

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