Un cordiale saluto a Tutti!
Il flusso zonale nord-atlantico, responsabile del peggioramento del tempo di questi ultimi giorni, incrementerà l'instabilità ed il maltempo nelle prossime 48-72 ore, in un contesto termico decisamente mite per il periodo, allontanando la neve anche dalle cime più alte dell'Appennino, e rimandando all'inizio della prossima settimana, un primo miglioramento del tempo. Una situazione comunque del tutto effimera, se teniamo conto dei segnali che dal medio termine i modelli iniziano a emettere.
Apriamo il quadro previsionale con il peggioramento che tra domani e domenica andrà rimarcando una moderata fase di maltempo, a causa di due nuclei in successione, collegati ad altrettante masse depressionarie, che andranno a scorrere lungo i meridiani toscani. Il primo peggioramento del tempo inizierà a dare i suoi effetti sulla regione già dalla serata di oggi, con le precipitazioni sulle zone settentrionali, in estensione tra la nottata e la mattinata di domani sul resto della regione. Una situazione che potrebbe lasciare spazio a illusorie finestre asciutte nelle ore pomeridiane, prima di una nuova fase precipitativa entro la sera. Anche per la giornata di domenica, le precipitazioni, torneremo a manifestarsi, probabilmente salvando la mattinata e per poi nuovamente tornare a bagnare il pomeriggio. Una situazione che comunque andrà seguita giorno per giorno, per capire realmente quali saranno gli spazi piu asciutti tra un fronte è quello successivo.
Un contesto instabile che a partire da lunedì, timidamente virerà verso un graduale miglioramento, favorito dallo spostamento della goccia fredda verso sud e la rotazione ciclonica dei venti verso nord, garanzia di una prima flessione delle temperature, accompagnata dal ritorno del sole nella successiva giornata quella di martedì. Un miglioramento come già descritto sopra temporaneo, visto che il progressivo blocco anticiclonico che si andrà formando non solo verso est ma soprattutto verso sud, costringerà la residuale goccia fredda a divenire una latente lacuna barica. Variabilità quindi ancora protagonista, con altre timide precipitazioni sparse nella giornata di mercoledì, in graduale attenuazione giovedì.
Chiusura dello step previsionale, con una temporanea risalita anticiclonica di matrice afro-mediterranea, determinata dal progressivo strozzamento del flusso zonale nord-atlantico, che andrà ad approfondire un piccolo nucleo depressionario davanti alle coste del Portogallo, vero responsabile della mite risalita anticiclonica sulla nostra penisola. Un quadro che se andrà a comporsi garantirà massimo due tre giorni più stabili, non troppo miti grazie agli sbuffi più freschi da est, incanalati da una vasta area anticiclonica di matrice Russa, mentre un esteso altro campo anticiclonico con valori addirittura attorno ai 1040 Hpa impedirà almeno per il momento, un'espansione del freddo verso l'Europa.
Osservando i modelli, per l'ennesima volta ci ritroviamo in una contesto Scand+ ma non supportato da quelle figure più instabili che dovrebbero riproporsi nei contesti invernali, andando così a creare delle situazioni bariche spesso parallele, mai del tutto meridiane tipiche della situazione in essere. Contesti che localmente, daranno vita a situazione climatiche inaspettate, e che indicano se ancora non lo avessimo capito un profondo cambiamento degli andamenti barici a livello continentale. Certo all'uomo della strada magari non cambierà molto...spesso le condizioni non sono così eccezionali da richiamare l'attenzione. Ma a livello meteorologico, si notano contesti e situazioni che spesso travalicano anche le più comuni considerazioni. Quel che appare chiaro è che si vanno sempre più configurazioni ibride, i cui risvolti spesso, non appaiono in automatico così chiari. Ragion per cui prima di dare per certo eventuali e successive ondate fredde, sarebbe bene andare realmente a controllare quali siano e dove sono posizionati i veri attori che determinano gli eventi, per non rischiare di associare un anticiclone più mite come quelle che avremo sul nord-europa, con quello più freddo di matrice continentale presente sull'Ucraina.
Gordon Baldacci