Andrà per vie legali la vicenda della palestra Thilgon di Sovigliana a Vinci che, dopo aver venduto centinaia di pre-abbonamenti, non ha mai aperto. Il prossimo 6 marzo si terrà la prima udienza del processo al tribunale di Firenze, che vede coinvolte due persone, M.C e B.F.G le iniziali, entrambi residenti nell'Empolese Valdelsa. I due sarebbero il legale rappresentante e il socio di maggioranza della società che gestiva la palestra. Il reato contestato è quello di truffa.
La palestra Thilgon doveva aprire nel settembre 2014, ma questa data fu più volte posticipata fino a quando, nel gennaio 2017, si iniziò a parlare di un raggiro. A metà di quel mese venne costituito un comitato spontaneo con lo scopo di tutelare i diritti dei soggetti che si sono sentiti truffati e si presentò la possibilità di affidarsi alle vie legali, costituendosi eventualmente come parte civile: la querela è stata effettivamente presentata a nome del Comitato qualche mese dopo, nel marzo 2015.
Adesso che il processo è alle porte, il Comitato si riunirà il 9 febbraio alle ore 21.15 presso i locali della Casa del Popolo delle Cascine in Empoli, in via Meucci, 67, per formalizzare la decisione di costituirsi parte civile, così come nella ragion d'essere dell'associazione.
L'assemblea servirà anche all'avvocato che segue il procedimento, dottoressa Valentina Bertini, per fornire tutte le informazioni sulla conclusione delle indagini e sulle carte processuali.
La denuncia è stata sottoscritta da circa 70 persone appartenenti al Comitato, ma i truffati 'reali' sarebbero molti di più: sembra che oltre 800 persone hanno pagato per una iscrizione senza mai usufruire del servizio,