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Asl Toscana Centro, la Rsu: "Piano occupazionale insufficiente"

"La  RSU USL Toscana Centro, riunitasi in assemblea plenaria il giorno 1 febbraio 2017, dopo aver valutato il “Piano occupazionale” presentato dall’Azienda USL Toscana Centro il 25 gennaio u.s., esprime le seguenti considerazioni:

Il piano occupazionale/assunzionale presentato alle RSU e alle OO.SS lo scorso 25 gennaio è del tutto insufficiente a sopperire alla carenza di personale. Ci appare ancora inadeguato ai fini di garantire livelli di assistenza sicuri e certi.

I numeri presentati dal Dipartimento infermieristico e ostetrico (infermieri, OSS e ostetriche) e dal Dipartimento delle professioni tecnico sanitarie servono appena a sostituire le numerose uscite, come pensionamenti e mobilità varie e sostituzione di personale con rapporto di lavoro in somministrazione o precario. Numeri che si basano solo sul turn over e non incidono minimamente sul riequilibrio delle dotazioni organiche, da anni in sofferenza, riequilibrio che deve anche tenere presente i diversi modelli organizzativi presenti nelle ASL di provenienza.
Dotazioni che oggi garantiscono i servizi resi ai cittadini a fronte di grandi sacrifici da parte del personale, con turni massacranti e non più sostenibili, da lavoratori che hanno residui importanti di ferie non godute (anche 100 gg).

A nostro avviso, il fabbisogno di personale deve prevedere altri criteri oltre al semplice turn over, come l’indice delle assenze per malattie brevi e lunghe, infortuni, gravidanze, ore per permessi, Legge 104, formazione obbligatoria e debito formativo, ore per il diritto allo studio, come concordato negli incontri sul tema, inidoneità parziali o totali, ma soprattutto l'implementazione delle dotazioni organiche a seguito della normativa sull’orario di lavoro (Legge 161 del 2014) sul giusto riposo. Il deficit “certificato” infatti sia a livello nazionale che regionale, a seguito della normativa sull’orario di lavoro che riguarda tutto il personale, non trova soluzione con i numeri presentati.

Manca un “piano aziendale” di riferimento che distingua la dotazione dal fabbisogno quotidiano di persone effettivamente presenti in servizio. Sono stati forniti numeri su nuovi progetti di attività sanitarie senza che questi siano stati presentati e illustrati nei dettagli.
In questo contesto resta davvero difficile potersi esprimere e dare un giudizio positivo.

Questa RSU chiede all’Azienda USL Toscana Centro risposte concrete fin dal prossimo incontro e l’impegno a riportare nel piano assunzionale quanto richiesto, limitando il precariato e iniziando una vera analisi organizzativa che preveda da subito la sospensione delle pronte disponibilità non previste dal contratto, oggi unico strumento, non più tollerabile, di gestione delle assenze".

La Coordinatrice Mara Masi e i vice coordinatori Alfredo Mazzarella e Fabrizio Grassi, RSU ASL Toscana Centro

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