
Da oltre 10 anni gestisce il 'Borgo Allegro' di Vinci. "Il trucco? Innovare nel rispetto della tradizione"
Primi, secondi (e non solo) che vanno dalle ricette della tradizione a piatti più innovativi. Delizie in ogni caso vincenti, diverse tra loro ma unite da un comune denominatore che a tavola mette tutti d'accordo: la bontà. Capolavori di arte culinaria che possono essere realizzati solo da un tipo come Fabio Scali, chef 37enne di Empoli.
Appena lo vedi all'opera o ci scambi quattro chiacchiere capisci subito il segreto di pietanze da leccarsi i baffi: la passione più assoluta con cui Fabio, gestore insieme al collega Samuele Savatteri del ristorante, wine bar ed enoteca 'Borgo Allegro' di Vinci, si muove tra i fornelli. E non solo. "Già, per essere soddisfatti di quanto si produce in cucina, per rendere felice chi si mette a tavola, c'è bisogno anzitutto di un'attenzione davvero scrupoloso nella scelta delle materie prime - spiega a gonews.it proprio Fabio Scali - Poi è chiaro, la differenza la fanno la fantasia e la volontà di far le cose per bene". D'altronde basta pensare a come l'attuale chef del 'Borgo Allegro' ha cominciato a muovere i primi passi di un cammino che tuttora prosegue spedito.
"Ci tengo a specificare - sottolinea Fabio - che la mia passione per la cucina è totalmente genuina e nasce quando, ancora bambino, resto affascinato dalle ricette, i trucchi, i segreti che stavano alla base dei piatti di nonna e mamma". Da lì poi la scuola con il diploma all'istituto alberghiero 'Buontalenti' di Firenze nel 1997 e gli stage. "Sì la mia formazione - prosegue Scali - è proseguita facendo esperienze nei ristoranti più famosi di Firenze (Cibreo, Enoteca Pinchiorri, Il Garga) dove ho imparato davvero tanto".
Dopo la fine degli studi cominciano gli impegni di lavoro. Collaborazione al ristorante 'Il Castagno' e specializzazione nella lavorazione di paste fresche e ripiene, tappa che porterà Fabio Scali a intraprendere il percorso affascinante della cucina creativa. Senza dimenticare l'accesso alla brigata dell'enoteca 'Pane e Vino' di Firenze dove la chef Barbara Zattoni lo porterà alla scoperta di una cucina regionale reinterpretata con gusto ed equilibrio. Poi la scoperta e l'approfondimento del mondo dell'enologia, fino alla preziosa esperienza maturata al fianco di chef giapponesi, fondamentale nel percorso professionale del nostro chef per la lavorazione del pesce".
Insomma, il percorso è stato importante, senza dubbio. "Sono anche un personal chef - racconta ancora Fabio Scali - mi è capitato perfino di cucinare per attori famosi e calciatori nei loro yocht e ville private. Continuo inoltre a essere personal chef di ditte importanti. Ma la cosa più importante è che sono un uomo felice e con i piedi sempre per terra".
D'altronde, come recita il suo motto personale, "la semplicità è l'essenza della creazione".
- Lo chef Fabio Scali
- Lo chef Fabio Scali
Gianni Capuano
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