Il sognatore del gol ha fatto centro. Alessio Lava dai campi di periferia al professionismo

Alessio lava

Parola al bomber: "Il trucco ragazzi è crederci sempre. Non datevi mai per vinti"


"Un giorno ti sveglierai e non ci sarà più tempo per fare le cose che hai sempre sognato. Falle adesso!". Questo aforisma di Paulo Coelho l'ha fatto proprio, costruendoci su lo stile di una vita alla costante ricerca di un sogno da realizzare, di una sfida da riscattare altrove, magari molto lontano da casa, in un paradiso terrestre di bellezze naturalistiche di ogni tipo, perché da noi le cose appaiono sempre più complicate.

Questa è la magica storia di Alessio Lava, un ragazzo di 26 anni cresciuto tra Cerreto Guidi e Firenze che può dirsi finalmente soddisfatto e il perché ve lo spieghiamo subito. Alessio, come tanti ragazzi italiani, nasce con la passione per il calcio e comincia a calcare i primi campetti di periferia molto, molto presto. Le qualità poi, non mancano: corsa, fantasia e gol che il piccolo calciatore in erba conserverà fin da grande, andando in doppia cifra quasi ogni stagione.

Già, ma per arrivare dove? Nonostante l'impegno, le reti e le giocate il professionismo per Lava resta un miraggio in Italia. Ma il protagonista della nostra storia decide di diventarlo anche del proprio destino. Da lì l'incontro con l'amore, con la ragazza che gli sta tuttora a fianco, fino alla decisione che per tanti può sembrare un azzardo, ma che in realtà si è rivelata vincente: il trasferimento in Costa Rica con un traguardo da tagliare che è sempre quello, diventare un calciatore professionista.

E come nelle più belle storie in Centro America il sogno diventa realtà. Alessio, dopo un periodo di ambientamento, va a giocare nella Juventud Escazucena: Liga de Ascenso, il secondo campionato costaricense. E la figura non è certo da comprimario.

"Beh diciamo che ogni giorno ce la metto tutta per migliorarmi - ci racconta Lava - ma ho già centrato due record in circa un mese e mezzo. Sono il primo italiano ad aver segnato dopo appena 5 minuti in un campionato professionistico centroamericano, ma soprattutto sono l'unico straniero ad aver siglato 4 gol nella stessa gara. Insomma bello, vero?".

E come dare torto a chi è riuscito a scalare l'Everest, a prendersi una bella rivincita nei confronti di chi poco ha creduto in lui. "Non voglio certo fare polemica - sottolinea il bomber della Juventud - ma di sicuro devo ringraziare in gran parte la mia sana testardaggine se sono riuscito a diventare un calciatore a tutti gli effetti. Ai miei coetanei ma anche a quelli più giovani e più grandi di me, do il consiglio di non smettere mai di crederci fino in fondo. Bisogna portare sempre avanti le proprie idee ed i propri obbiettivi,  anche se questo significa andare contro tutto e contro tutti, perché ogni giorno che passa è un giorno perso, quindi se uno ha dei sogni è giusto fare di tutto per non lasciarli morire. Non mollate mai ragazzi".

Non a caso ce la farà anche solo uno su mille, ma quando succede è una soddisfazione, immensa.

Alessio Lava docet.

Gianni Capuano

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