gonews.it

Terremoto, dal passaparola ai fatti: La Ciurma di Certaldo si unisce alla carovana di solidarietà

È iniziato come un passaparola, è diventato un gruppo con 180 “amici” su Facebook, “La Ciurma di Certaldo – pro sisma”. Il gruppo comprende persone di molte località toscane, da Certaldo a Greve in Chianti, fino al litorale livornese. Domenica 29 gennaio una spedizione di 8 mezzi è arrivata prima a Norcia e poi ad Amatrice. Da Certaldo sono partiti in due macchine, di cui una trainava una roulotte, e un furgone. In Valdichiana si sono aggregati altri mezzi, 2 auto, 2 furgoni ed un camion, provenienti da Vada, Cecina e Greve in Chianti. Proprio da Greve in Chianti, il camion è servito per trasportare una roulotte, impossibilitata al traino, e messo a disposizione direttamente dal Sindaco del Comune, con annessi due dipendenti che hanno scaricato il modulo abitativo a Cittareale, un paesino di poche case vicino ad Amatrice.

La carovana raggruppatasi in Valdichiana è arrivata a Norcia, dove il paese anche se distrutto, è abitato dai nursini che cercano, con l’aiuto del corpo dei Vigili del Fuoco, di riprendersi la loro vita, le loro abitudini, le loro attività. Il responsabile del magazzino di raccolta, ci ha fatto “visitare” la tabaccheria del paese, sistemata in un container e donata dall’Associazione Tabaccai. La titolare ha raccontato con poche parole che si sentono abbandonati. I suoi occhi tristi, delusi, stanchi hanno parlato più di parole e frasi dette. Al magazzino sono state depositate molte scatole contenente derrate alimentari, cibi per bambini, assorbenti per bambini, biberon, latte in polvere, doposci. Si, perché la neve persiste e le persone del luogo viaggiano con scarpe non idonee.
La cattiva sorte si abbatte ancora su di loro. Il magazziniere ha riferito che dal 31 gennaio, per ordinanza del Comune di Norcia “Il servizio mensa al campo Anpas sarà sospeso". E chi non ha la possibilità di cucinarsi?

In un paesaggio mozzafiato, fatto di panorami e neve che lo rendono ancora più incantevole, si arriva a Cittareale, dove viene scaricata la roulotte dal camion di Greve in Chianti. Quindi la ‘Ciurma’ è ripartita per Torrita – La Valle, luogo di raccolta per la grande maggioranza delle frazioni di Amatrice. La comitiva approda in un piazzale circondato da monti di neve, parcheggio di un ristorante rimasto intatto e dove vivono i proprietari ormai dal 24 agosto perché la loro casa ad Amatrice non esiste più. Nel piazzale è stata posta una struttura prefabbricata che funge da magazzino, gestita e controllata da due volontari della Protezione Civile di Roma che da agosto sono lì.

La cosa però che più colpisce è vedere aggirarsi un signore di età avanzata. I due volontari raccontano che quest’uomo è stato tirato fuori dalle macerie per i piedi dopo dieci giorni. Se gli si domanda dove sta andando, risponde a “Miami Beach”che nella realtà è la sua tenda in mezzo alla neve e sotto degli alberi.
Una volta scaricati i viveri, da scatole di ogni genere (fagioli, pomodori, ecc.), olio, pasta, zucchero, sale, biscotti, a pannolini per bambini, biberon, latte, carta igienica, la Ciurma è ripartita per Amatrice. Arrivati, si percepisce subito un impatto desolante, sconsolante, sconfortante: si notano subito le case “incrinate” e disabitate.

Al momento che ci si avvina al centro, dove inizia la zona rossa, iniziano a scendere le lacrime agli occhi. Proprio la mattina un’altra scossa di terremoto ha dato il colpo di grazia, la chiesta di Sant’Agostino è franata rimanendo in piedi parte di una parete. Proseguendo si può vedere la caserma dei Carabinieri che da fuori sembra “semplicemente” lesionata, ma nella realtà all’interno è come saltata in aria. Di fronte, la scuola rasa al suolo.

Case distrutte e inesistenti da dove spuntato vestiti, phon, lampadari e il tutto reso ancora più deprimente dalla colte di neve che cerca di coprire i danni, ma che in realtà fa notare ancora di più il disgusto della situazione. La Ciurma si è rimessa in viaggio per il ritorno a casa contenta per aver lasciato veramente tanti prodotti per la popolazione, ma tanto triste perché abbandonare quei luoghi ti lascia tanto amaro in bocca. Il gruppo però sa già che non passeranno tante settimane che un altro viaggio verrà programmato. Non possiamo lasciarli anche noi soli.

Fonte: La Ciurma di Certaldo

Exit mobile version