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Pronto soccorso del 'San Luca', il punto con i sindaci della Piana

La direttrice generale dell'Azienda USL Toscana nord ovest De Lauretis presenta i dati

Si è riunita oggi nella sede del Comune di Lucca, alla presenza del direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Teresa De Lauretis, la conferenza dei sindaci della zona Piana di Lucca dell’Azienda USL Toscana nord ovest. Al centro della discussione il Pronto Soccorso dell'ospedale San Luca di Lucca. Presenti, oltre ai sindaci della Piana di a Lucca, molti responsabili e professionisti dell'ambito territoriale di Lucca dell'Azienda sanitaria e i rappresentanti dei sindacati. L'incontro è stato l'occasione di un confronto a tutto campo con la dottoressa De Lauretis che, insieme ai suoi collaboratori, ha risposto puntualmente alle osservazioni ed ai quesiti che le sono stati posti.

"La nostra azione è mirata – ha detto a questo proposito il presidente della Conferenza Zonale Alessandro Tambellini – a far sì che il servizio sia svolto in maniera adeguata, pur tenendo presente che le situazioni che si sono verificate al Pronto Soccorso di Lucca hanno caratterizzato anche altre realtà. E' negli auspici di tutti che si mettano in campo soluzioni da parte dell'Azienda per far funzionare al meglio i servizi. Ritengo che l'ospedale San Luca rappresenti una grande opportunità per Lucca, ma dobbiamo farlo lavorare a regime. La situazione critica del Pronto Soccorso è emersa nelle ultime settimane in maniera eclatante ed è chiaro che non è possibile attendere che di qui a sei mesi sia concluso l'iter per la nomina del nuovo primario”.

"La conferenza dei sindaci di oggi è stata una riunione 'anomala' – ha aggiunto Tambellini – in quanto ha visto la presenza anche dei sindacati che hanno potuto interloquire con l'Azienda, ma in qualità di presidente ho ritenuto che questa fosse la modalità giusta per affrontare l'emergenza del momento”.

“La riorganizzazione messa in atto al San Luca da alcuni giorni – ha concluso – è chiaro che deve entrare a regime. Sarà mia cura convocare una nuova riunione tra un mese per capire se la situazione è migliorata e in che termini".

Il sindaco ha inoltre dato disponibilità a sviluppare insieme anche ai sindacati una progettualità complessiva sul territorio della Piana di Lucca.

"Vorrei rassicurare - ha osservato la direttrice generale De Lauretis - sull'attuale situazione del Pronto Soccorso, non solo a Lucca.
La Regione Toscana ha messo in piedi un monitoraggio, alle 21 di ogni giorno, che non ha messo in rilievo grandi problematiche nell’ultima settimana.
C'è stato un momento di particolare difficoltà, non solo in questo territorio, nelle settimane precedenti ed i problemi hanno riguardato soprattutto riacutizzazioni delle malattie croniche. Si tratta spesso di pazienti già conosciuti al sistema, che forse non dovrebbero andare in ospedale.
Analizzando i dati, a Lucca non c'è un problema di tasso di accesso, che è simile alle altre realtà.
C'è semmai un'attesa troppo alta in Pronto Soccorso (viene visitato nei tempi previsti un terzo dei codici gialli e la metà dei codici verdi, dati sicuramente da migliorare).
Dunque, ci sono molti pazienti che aspettano e su questo aspetto dobbiamo lavorare. Dal punto di vista del personale, però, non c'è squilibrio rispetto alle altre realtà: il numero di operatori a Lucca è simile e anche superiore rispetto ad altri territori.
Come Azienda nel comparto abbiamo assunto nel corso del 2016 ben 150 operatori sanitari in più. Anche a Lucca in questo ambito il saldo rispetto al 2015 è positivo: + 18 infermieri e + 12 oss; inoltre somo stati ‘recuperati’ 6 infermieri che lavoravano al 118 e non si sono spostati nella Centrale unica Alta Toscana. Quindi, l'Azienda ha investito anche su questo territorio.
Per quanto riguarda il nuovo primario del Pronto Soccorso, altra questione di cui si è parlato molto nelle ultime settimane, il concorso è stato bandito ed il percorso sta quindi andando avanti".
"Un problema che emerge dai dati è semmai che a Lucca oltre il 14% delle persone che accedono viene ricoverato, un tasso più alto di tutti gli altri territori.
La medicina d'urgenza è stata probabilmente nei mesi scorsi una causa di maggior ricovero, per questo abbiamo fatto una modifica organizzativa che speriamo possa dare risultati positivi.
Siamo sicuri che se si riesce a far funzionare meglio il Pronto Soccorso, tutto l'ospedale funzionerà meglio".

È' stato trattato anche un altro tema rilevante, quello del fine vita, che si lega anch'esso all'emergenza vissuta nell'ultimo periodo, con un alto numero di decessi, che è stato sottolineato anche dai sindaci presenti.

È' stato quindi approfondito poi il tema dei posti letto:
"I posti letto alla chiusura del Campo di Marte – ha detto ancora la dottoressa De Lauretis - erano 364, adesso al San Luca sono alcuni di più.
Nella programmazione 2003, quindi in fase di progetto, erano previsti nel nuovo ospedale 410 posti letto, ma 56 di questi erano di low care e riabilitazione, messi da altre parti. Siamo quindi in linea con quei dati iniziali. I letti di area medica (136) sono anzi più di quelli previsti nella progettazione iniziale, perché rispetto a qualche anno fa c'è più bisogno di tali posti. Ci sono invece alcuni letti chirurgici in meno.

Negli altri settori (materno infantile, malattie infettive etc) siamo invece in linea con i letti previsti in fase di progettazione.
Sui posti letto dell'ospedale San Luca da precisare anche che, per quanto riguarda il project financing, non si paga in base ai posti letto, ma in base ai consumi dei servizi non sanitari garantiti (pasti, lavanderia etc)".

"Per i posti letto territoriali – ha aggiunto la dottoressa De Lauretis - Lucca si piazza in una buona posizione nell'ambito dell'Azienda USL Toscana nord ovest: ha un tasso tra i più elevati, a dimostrazione che qualcosa di positivo è stato fatto anche sul territorio".

Nel corso del confronto si è anche parlato della rimodulazione effettuata all'ospedale San Luca 10 giorni fa.
"Noi riteniamo – ha evidenziato la direttrice generale - che la riorganizzazione che abbiamo effettuato sia un primo passo importante. Dobbiamo lavorare di più sul filtro e stiamo valutando come misura tampone anche forme di collaborazione, nell'ambito dell'attuale budget, con le case di cura accreditate".
Anche il direttore del dipartimento di emergenza urgenza e terapie intensive Ferdinando Cellai è intervenuto sulla riorganizzazione:
"Il compromesso che abbiamo trovato secondo noi è il migliore possibile. I posti letto della Medicina d'urgenza sono stati mantenuti ma adesso li gestisce il medico di area medica e non quello di Pronto Soccorso. Inoltre, grazie a questa rimodulazione complessivamente ci sono 10 posti letto in più per l'ospedale.
Negli ultimi 10 giorni, cioè dall'inizio della riorganizzazione, i dati evidenziano che le lunghe attese in osservazione (oltre le 15-16 ore) hanno rappresentato dei casi isolati. È' presto per dare un giudizio definitivo, ma i primi segnali sono quindi positivi. Fra qualche mese si potrà valutare meglio come è andata la riorganizzazione. L'obiettivo prossimo dell'ospedale di Lucca è poi quello di dare qualcosa in più alla chirurgia, che soprattutto nell'ultimo periodo è stata un po' danneggiata dal sovraffollamento delle medicina. Si lavorerà dunque per far sì che le discipline chirurgiche arrivino presto alla loro massima potenzialità".

Il Pronto Soccorso del San Luca, insieme a quelli delle altre realtà dell’Azienda USL Toscana nord ovest, sarà al centro anche della prossima conferenza dei sindaci aziendale, in programma per martedì prossimo 31 gennaio per la prima volta convocata a Lucca, nella Cittadella della Salute “Campo di Marte”.

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