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Maleodoranze a Castelfranco, indagine Arpat. Grossi: "Criticità per l'acido solfidrico"

L'assessore Federico Grossi (foto gonews.it)

Tra marzo 2015 e marzo 2016 è stata monitorata la zona di Castelfranco soggetta a maleodoranze: ecco i risultati

Il problema delle maleodoranze a Castelfranco di Sotto è diventato uno dei temi principali da qualche mese a questa parte. Per questo motivo Arpat e il Comune hanno deciso di monitorare la zona. L'agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana ha monitorato la zona tra il canale di Usciana e la Waste Racycling grazie a un mezzo mobile posizionato ininterrottamente tra il marzo 2015 e il marzo 2016 in quell'area. I risultati sono stati resi noti oggi, martedì 24 gennaio, dall'assessore all'ambiente Federico Grossi.

"Per quanto riguarda le Pm10 si registra una concentrazione inferiore di circa il 43% rispetto alla zona Coop di Santa Croce sull'Arno. Oltre a questo sono state verificare delle criticità per quanto riguarda la presenza dell'acido solfidrico, quello che gli abitanti della zona hanno individuato come 'odore di uova marce'. Questo è dovuto al trattamento dei reflui nelle aziende circostanti" ha detto Grossi. L'assessore ha spiegato che la presenza di venti nell'area presa in considerazione è piuttosto forte e questo aumenta la percezione delle maleodoranze da parte dei cittadini. Il Comune - che renderà disponibile a tutti il report di Arpat nella sezione 'trasparenza ambientale' del sito - ha già dato risposte, ha concluso Grossi: "L'intervento dello scorso settembre con la copertura delle vasche è stato importante ma ora dobbiamo dimostrare con i fatti che è stato necessario".

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