Militoscana, Sinistra Italiana: "Inaccettabile l’equiparazione nazifascismo e comunismo"

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La polemica di questi giorni sull’esposizione di oggetti e simboli nazifascisti ad un mercato di oggetti e gadget militari svoltosi in un locale di proprietà comunale a Empoli (sollevatasi dopo un’opportuna segnalazione dell’ex consigliere comunale Gaccione), ha visto, il giusto riconoscimento da parte della Sindaca, di una specie di mancata vigilanza da parte dell’amministrazione. Ma vede anche alcuni consiglieri comunali ‘scivolare’ pericolosamente. Borgherini: “troverei allo stesso modo inaccettabile la propaganda attuale o la rievocazione del partito comunista”. Poggianti: “perché, a Empoli, coloro che si battono per la libertà, non condannano anche bandiere e gadget del regime comunista?”

Siccome trattasi di aspetti di fondo della nostra vita civile, è bene ribadire, per l’ennesima volta, senza stancarsi, che ogni tentativo di equiparazione tra nazi-fascismo e comunismo è un falso storico. Le battute dei due consiglieri sono pericolosamente vicine ai revanscisti nazionalisti ucraini e polacchi, che hanno recentemente posto sullo stesso piano comunismo e nazismo, vietando i loro simboli, la loro propaganda. A questo proposito, il direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme Efraim Zuroff (2015) ha parlato, di  una "decisione oltraggiosa" che "cerca di deviare l'attenzione dai crimini dell'Ucraina durante la Shoah ed equipara falsamente nazismo e comunismo".

L’”equiparazione” è una cosa che gli anticomunisti hanno sempre tentato. Si pensi quello che si vuole del socialismo (e del comunismo, che ne è una derivata storica), ma è, di base, un'idea di libertà e di progresso. Poi quella idea è stata declinata come abominio, nella Russia staliniana e non solo. Gli italiani comunisti, poi, sono stati un pilastro fondamentale della nostra Costituzione. Il nazismo è, invece, nel suo DNA, un'ideologia di sopraffazione, violenza e privazione di libertà e diritti. Il nazismo e il fascismo si sono posti, in particolare, l’obiettivo di eliminare dei popoli.

I cittadini empolesi conoscono bene chi sono stati i comunisti italiani. La sola idea che qualcuno possa equiparare gli assassini ed i torturatori nazifascisti a Togliatti, Berlinguer, ma anche Mario Assirelli, Remo Scappini, Rina Chiarini o i mille altri che hanno dimostrato, con la loro vita e con la loro storia politica, il valore che davano alla libertà ed alla difesa dei diritti dei più deboli, è, prima che un’infamia, una sconsiderata sciocchezza. Oltre al fatto che nella nostra Costituzione c’è, per fortuna, una precisa norma che vieta la ricostituzione del partito fascista. Una democrazia, come diceva Sandro Pertini, per non rinnegare se stessa ed i suoi principi, non può spingersi fino al punto di tollerare e dare voce a chi la democrazia la nega e lotta per sopprimerla.

Pensiamo che su queste linee dovrebbero ritrovarsi tutte le persone e forze democratiche.

 

 

Fonte: Gruppo promotore Sinistra Italiana empolesevaldelsa

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