Daniela Marzetti, la donna che ha travolto e ucciso la madre Angela e la zia Lucia con l'auto a Volterra, non era mai stata considerata pericolosa dai medici che la curavano. Soffriva di manie di persecuzione e gli investigatori ne erano a conoscenza. Ieri, durante l'interrogatorio sull'accaduto si è detta dispiaciuta per quanto successo, ma ha aggiunto di non ricordare niente.
Così la 50enne ha raccontato la propria versione dei fatti al pubblico ministero. Il rapporto con la madre, l'obiettivo principale di Daniela, è stato al centro dell'interrogatorio. Daniela aveva già una volta aggredito la madre durante una lite familiare.
La madre voleva che la figlia si curasse: aveva spinto per un percorso di cura diverso da quello proposto dal medico, ma le era stato risposto che non era un soggetto pericoloso. Anche per questo la famiglia sta valutando di tutelarsi dal punto di vista legale dopo aver parlato di una tragedia annunciata.
