"Le centinaia di messaggi che hanno succeduto la conferenza stampa di ieri mattina, hanno ulteriormente confermato che le mia scelta, quella di lasciare Fratelli d'Italia è stata quella giusta. Vero altresì che alcuni, molto pochi per fortuna, non hanno ben capito il perché della mia scelta .
Mi rivolgo pertanto in queste pagine proprio a coloro che non hanno capito il perché mi sono dimesso da Fratelli d'Italia, movimento politico che ho fondato a Lucca nel 2013 e dove avevo incarichi di prestigio e visibilità.
Lasciando da parte per puro pudore personale i disaccordi con il portavoce provinciale Riccardo Zucconi, per il quale altro che stendere un velo pietoso non posso fare, vorrei entrare nel merito della cosa semplicemente affidandomi a queste poche righe.
Vivo del mio lavoro di artigiano e non ha mai preso una lira dalla politica. Per passione e per ben 1436 giorni ho rivestito a vari livelli piccoli ruoli dirigenziali di partito sia a Lucca che in Provincia. Sono stato dirigente provinciale, segretario comunale, membro dell'assemblea nazionale, componente nazionale del dipartimento sicurezza e immigrazione di Fratelli d'Italia, ho trovato anche il tempo di fare le primarie e candidarmi per il consiglio regionale della Toscana nel 2015 dove sono giunto terzo, peccato che quando ho chiesto di poter fare i congressi comunali a Lucca , cioé di chiedere ai tesserati di eleggere il loro segretario comunale, tali congressi mi sono stati negati.
Per i non addetti ai lavori ciò può sembrare poca casa e difatti lo sarebbe stata se non fosse che Fratelli d'Italia ha sin dall'inizio avuto principalmente tre cavalli di battaglia: primarie, congressi e meritocrazia. Per me i valori della democrazia in politica sono ancora molto importanti e da uomo libero ho fatto la mia scelta dimettendomi, rinunciando a tutto, pur di continuare ad esserlo".
Marco Santi Guerrieri, candidato a sindaco di Lucca
